La guerra in Ucraina è giunta al giorno 789. Secondo Zelensky, la Russia vorrebbe mobilitare 300.000 soldati da mandare a combattere in Ucraina entro il primo di giugno. Il presidente ucraino ha ringraziato gli Usa per l’ok agli aiuti.
Zelensky: “Russi vogliono conquistare Chasiv Yar entro 9 maggio”
La Russia vuole mobilitare 300.000 combattenti da mandare a combattere in Ucraina entro il primo di giugno e prima, entro il 9 maggio, giorno in cui i russi celebrano la vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale, puntano a occupare la cittadina di Chasiv Yar, nel Donetsk, Donbass: lo ha affermato nel suo discorso serale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando il via libera della Camera Usa agli aiuti bellici a Kiev.
“Recentemente sono stato nella regione e ho parlato con i combattenti. I combattenti non hanno l’equipaggiamento per combattere i droni da ricognizione russi, che correggono in modo accurato il fuoco dell’artiglieria russa, e c’è anche una carenza di proiettili di artiglieria. Mi aspetto che saremo in grado di resistere all’arrivo delle armi in tempo e saremo in grado di respingere il nemico. E poi distruggere i piani della Russia per una controffensiva su vasta scala a giugno”, ha sottolineato Zelensky, citato da Ukrinform.
Zelensky replica a Mosca: “Con gli aiuti Usa non sarà un Afghanistan”
Replicando al sarcasmo di Mosca, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto nel suo discorso serale che grazie agli aiuti appena votati dagli Stati Uniti l’Ucraina non diventerà “un secondo Afghanistan”. “Questi aiuti rafforzeranno l’Ucraina e manderanno al Cremlino un potente segnale che non sarà un secondo Afghanistan, come aveva detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, che aveva evocato al “clamoroso e umiliante fiasco” degli americani in Vietnam e a Kabul. “Gli Stati Uniti resteranno a fianco dell’Ucraina, proteggeranno gli ucraini e la democrazia nel mondo”, ha aggiunto Zelensky.
Fonte: Ansa