Zelensky: “Prima i russi fuori dal Paese, poi il dialogo”

Nella foto: Volodymyr Zelensky

Nell’intervista rilasciata da Zelensky in esclusiva alla televisione nazionale portoghese, il presidente ucraino ha detto di rifiutare l’ipotesi di un negoziato diretto con Mosca, ma che la guerra finirebbe se la Russia cominciasse il ritiro delle truppe dai territori invasi.

Zelensky: “Russi fuori dal Paese, poi dialogo”

Volodymyr Zelensky rifiuta al momento l’ipotesi de un negoziato diretto con Mosca, ma la guerra potrebbe finire anche entro quest’anno se la Russia rispettasse i punti del piano di pace ucraino a cominciare dal ritiro delle truppe dai territori invasi. È questa una delle dichiarazioni contenute nell’intervista rilasciata da Zelensky in esclusiva alla televisione nazionale portoghese e trasmessa ieri sera dalla Rtp. Se i russi cominciassero col rispettare il diritto degli ucraini a vivere nella propria terra, potrebbe anche nascere una qualche forma di dialogo politico con dei rappresentanti del potere russo, ha aggiunto il presidente ucraino.

Tuttavia, per Zelensky ciò che è accaduto a Prigozhin rivela che la parola di Putin non vale nulla: prima si fanno degli accordi, poi si elimina la persona con cui ci si è messi d’accordo. L’intervista alla tv di Stato portoghese è stata anche un’opportunità per il presidente ucraino di inviare un messaggio ai paesi dell’Africa lusofona e, in particolare, al Brasile.

Zelensky vorrebbe che Brasilia stesse integralmente dalla loro parte, ma ha definito contraddittori i messaggi provenienti da Lula. Quanto alla previsione di una conclusione delle ostilità entro quest’anno, Zelensky afferma che dipende molto dall’esito della controffensiva di Kiev e si è detto comunque fiducioso che per l’inizio dell’anno nuovo saranno già operativi i caccia F-16. “Serviranno a proteggere i civili e a sfiancare il morale dei soldati russi, che non sanno nemmeno per quale motivo stanno combattendo”, ha affermato il presidente ucraino.

Fonte: Ansa

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