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Zaky dal carcere in Egitto: “Fatemi uscire il prima possibile da qui”

Lo studente egiziano è detenuto da un mese e mezzo. Ieri è stata rinviata, causa coronavirus, udienza. L'Egitto è il Paese del continente africano con il più alto numero di contagi: 150 e 3 morti

“Fatemi uscire il prima possibile da qui, voglio tornare all’università a studiare”. E’ l’appello lanciato da Patrick Zaky, lo studente egiziano iscritto all’ateneo di Bologna e detenuto nelle prigioni egiziane da ormai un mese e mezzo, secondo quanto si apprende da fonti vicine al ragazzo. Proprio ieri è stata rinviata, causa coronavirus, l’ennesima udienza che avrebbe dovuto decidere se fargli continuare la detenzione o meno. Al momento l’Egitto è il Paese del continente africano con il più alto numero di contagi.

Egitto e coronavirus

L’udienza per l’eventuale rinnovo della detenzione di Zaky era prevista per il 21 marzo per essere poi anticipata a ieri, 16marzo, ed essere infine rinviata a data da destinarsi a causa dell’epidemia. A renderlo noto la pagina Facebook ‘Patrick libero’ e Amnesty International Italia Ieri il portavoce Riccardo Noury, intervistato da Ansa in merito all’anticipo, aveva detto: “È qualcosa di inaspettato, siamo preoccupati per l’esito”. Poi, la sospensione. La pagina “Patrick Libero” rivela anche che in tutte le prigioni dell’Egitto sono state vietate le visite e “la famiglia di Patrick ha cercato di inviargli cibo e prodotti per la pulizia, senza visitarlo”. Nelle scorse ore “è stata sorpresa dal rifiuto della prigione di accettare l’ingresso di cibo, detergenti e medicinali: non c’è alcuna giustificazione per il negare l’ingresso di prodotti per la pulizia ai prigionieri in una pandemia medica”. Intanto, sale a tre il numero di decessi accertati causati dal Covid-19 nel Paese delle piramidi. Lo ha dichiarato ieri in conferenza stampa il ministro dell’Informazione, Osama Heikel, sottolineando che i casi di contagio sono saliti da 121 a 150. Come precauzione, sempre ieri il premier egiziano Mustafa Madbouli aveva annunciato la sospensione del traffico aereo in tutti gli aeroporti del Paese africano dal 19 al 31 marzo. Il capo del governo del Cairo aveva anche annunciato la riduzione del numero di impiegati statali che ogni giorno si recano al lavoro verrà ridotto.

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