Von der Leyen: “La comunità politica europea può e deve plasmare il proprio futuro”

archivio Image / Cronaca / Ursula von der Leyen / foto Imago/Image

Le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in apertura del vertice della Comunità Politica Europea (CPE) a Granada (Spagna), ospitato dalla presidenza di turno Ue.

Von der Leyen: “La comunità politica europea deve plasmare il proprio futuro”

“Dietro la Comunità politica europea c’è un’idea. L’idea che la comunità europea può e deve plasmare il proprio futuro”. Lo ha affermato Ursula von der Leyen all’inizio dell’odierno vertice della Cpe a Granada (Spagna), ospitato dalla presidenza di turno Ue.

“Siamo legati da una geografia e da una storia comuni. E questo fatto ha plasmato i nostri valori e le nostre regole condivise. Per decenni noi europei abbiamo costruito un’architettura di sicurezza basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale. Ora, questa architettura di sicurezza è in pericolo. Un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, la Russia, “ha lanciato un attacco contro il suo vicino pacifico. Questo attacco va avanti da 588 giorni. È nostro obbligo che l’Ucraina prevalga, è nostro obbligo che l’architettura di sicurezza europea venga ristabilita”, “questo deve guidarci qui nella Comunità politica europea”.

Nel suo intervento Von der Leyen ha poi affrontato il tema della sicurezza energetica, per poi passare al tema dell’innovazione. “L’Europa è sempre stata un continente di pionieri e innovatori. E dovremmo continuare a esplorare le frontiere dell’innovazione anche sull’intelligenza artificiale. Il potenziale dell’intelligenza artificiale è immenso, in campi che vanno dalla sanità all’agricoltura e molti altri. Ma dobbiamo anche proteggere gli europei dai rischi di un’intelligenza artificiale non regolamentata.

L’Unione Europea ha presentato la prima legge sull’IA globale e pro-innovazione al mondo. È un approccio incentrato sull’uomo. Ci vorrà del tempo per implementarlo. Quindi ora abbiamo bisogno di una risposta coordinata a livello globale e di un dialogo con le aziende in modo che si impegnino volontariamente a un uso etico e basato sui valori dell’intelligenza artificiale”. Infine: “tutte le sfide che affrontiamo – dalla sicurezza collettiva all’intelligenza artificiale – richiedono una risposta europea comune. E questo è lo spirito della Comunità politica europea”.

Fonte: AgenSIR

redazione: