Ha preso il via stamattina il vertice straordinario della Nato a Bruxelles. Partecipano anche Joe Biden, Mario Draghi e, in videocollegamento, Volodymyr Zelensky.
L’intervento di Zelensky
Il presidente ucraino si è rivolto questa mattina al Parlamento svedese affermando che l‘Ucraina merita di essere “membro a pieno titolo” dell’Unione europea e ha chiesto alla Nato “aiuti militari senza restrizioni”. “Non stiamo combattendo solo per il popolo ucraino, ma per la sicurezza dell’Europa e abbiamo dimostrato che meritiamo di essere un membro a pieno titolo dell’Ue”, ha detto il leader di Kiev rivolgendosi in videoconferenza ai parlamentari svedesi, secondo quanto riferisce il Guardian.
“Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli. Ma non abbiamo una risposta chiara”, ha detto il presidente ucraino secondo quanto riporta la Pravda Ucraina. Zelensky ha spiegato che i mezzi – scrive Ansa – servono per “sbloccare le nostre città, dove la Russia tiene in ostaggio centinaia di migliaia di persone, creando artificialmente la fame, distruggendo letteralmente i quartieri residenziali nelle ceneri”. Il presidente nel suo intervento alla Nato ha anche apertamente accusato la Russia di “usare bombe al fosforo” in Ucraina.
Johnson: “Più dure sono le sanzioni, prima la crisi finirà”
“Più dure sono le sanzioni più potremo aiutare gli ucraini e meno questa crisi durerà”. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson arrivando al summit Nato in programma oggi e al quale partecipano anche il presidente Usa Joe Biden, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (in videocollegamento) e il premier Mario Draghi [qui il programma completo della due giorni di Draghi a Bruxelles, ndr].
“Vladimir Putin si sta comportando in modo barbarico e la Nato deve considerare in modo collettivo la crisi orrenda che si sta sviluppando in Ucraina. Ora dobbiamo decidere cosa possiamo fare per stringere il cappio economico introno al regime di Putin”, ha detto Johnson in apertura dei lavori.
Nato: “Rafforzare la struttura di deterrenza”
Il segretario generale Nato Jens Soltenberg ha sottolineato che Usa ed Europa sono uniti nell’affrontare “la più grave crisi per un’intera generazione” ed evidenzia la necessità di ristrutturare e rafforzare la struttura di deterrenza dell’Alleanza alla luce degli ultimi avvenimenti.
“Siamo uniti nel condannare l’immotivata aggressione della Russia e nel supportare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ha esordito Soltenberg alla riunione Nato. “Siamo determinati a continuare ad imporre sanzioni alla Russia per arrivare alla fine di questa brutale guerra. Rendiamo omaggio al grande coraggio della gente e dell’esercito dell’Ucraina: stanno combattendo per la libertà e per i loro diritti. Teniamo in considerazione chi in Russia sta parlando contro la guerra: sentiamo le loro voci e hanno importanza. Oggi parleremo del nostro supporto all’Ucraina e di come rafforzare le nostre difese per ora e per gli anni a venire. Stiamo facendo di più a livello cyber per mare e nei cieli: questo è ciò che dobbiamo fare per risponde alla nuova realtà di sicurezza in Europa”.
Norvegia: “Uso armi chimiche sarebbe inaccettabile”
“C’è un motivo per essere sempre preoccupati e dobbiamo mettere in chiaro che avrebbe conseguenze serie da parte dei paesi vicini e della Nato”. Lo ha detto il primo ministro della Norvegia Onas Gahr Store arrivando al vertice della Nato, rispondendo a una domanda sull’uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina. Oggi Kiev ha denunciato l’uso di bombe al fosforo nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina. “Dobbiamo semplicemente metterlo in chiaro che è inaccettabile e farlo molto chiaramente”, ha sottolineato Store.