Vajont, 61 anni dopo: l’appello alla prevenzione di Meloni, La Russa e Fontana

Il 9 ottobre 2024 si commemora il 61° anniversario del disastro del Vajont, che causò quasi duemila vittime. Giorgia Meloni e altri leader politici ribadiscono la necessità di prevenire simili tragedie e di garantire la sicurezza del territorio

La diga del Vajont. Foto di Mauro Grazzi su Unsplash

Il 9 ottobre 2024 segna il 61° anniversario del disastro del Vajont, un evento tragico che ha portato alla morte di quasi duemila persone. La premier Giorgia Meloni sottolinea come la tragedia sia un monito affinché simili disastri non accadano più. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ricordano l’importanza della sicurezza del territorio e della prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, invita a riflettere sull’importanza di una costante verifica del territorio, sottolineando che il cambiamento climatico non deve essere un alibi per trascurare la prevenzione.

Meloni: “Vajont monito affinché tali disgrazie non ricapitino”

“Il 9 ottobre 1963 è una data che difficilmente possiamo dimenticare. Il disastro del Vajont è una tragedia che poteva e doveva essere impedita, provocata dall’incuria dell’uomo, che ha lasciato una ferita profonda nella nostra Nazione. Rischi e pericoli che erano stati individuati e preallertati che, però, rimasero inascoltati. Quasi duemila persone persero la vita quella sera e interi paesi furono completamente spazzati via”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni. “A distanza di 61 anni – aggiunge la presidente del Consiglio – portiamo quella cicatrice nella nostra memoria e la utilizziamo come monito affinché tali disgrazie non avvengano più. L’Italia non dimentica”.

La Russa: “Il dolore un monito, catastrofi non accadano più”

“Ricorre oggi il 61° anniversario del disastro del Vajont, un evento tragico che ha lasciato un segno indelebile nella nostra memoria e che ci ricorda la necessità e l’urgenza di continuare a lavorare per la sicurezza del nostro territorio, con un’attenzione particolare alla prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico. In questa occasione rinnovo la mia sincera e sentita vicinanza ai familiari delle 1910 vittime e a tutta la comunità nella consapevolezza che il loro dolore – che è anche il nostro – rimarrà per sempre un monito affinché tali catastrofi non accadano mai più”. A scriverlo su Fb è il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Fontana: “Ferita indelebile”

“Il 61esimo anniversario della tragedia del Vajont rinnova il dolore e la memoria di una ferita indelebile nella storia del Paese. Il nostro pensiero va in primo luogo alle vittime, e in particolare ai bambini che hanno perso la vita in quella notte terribile, ai loro familiari, ai sopravvissuti, testimoni diretti di una catastrofe che ha sconvolto intere comunità. Ricordiamo con gratitudine il lavoro dei soccorritori, che si sono adoperati con coraggio e sacrificio nelle ore e nei giorni successivi al disastro, e la grande solidarietà internazionale. In questi decenni i territori colpiti, come Longarone, hanno compiuto straordinari sforzi di rinascita, con coraggio e capacità di guardare avanti, senza dimenticare quel dramma. La tragedia del Vajont richiama l’importanza di un approccio responsabile alla gestione delle risorse naturali, la necessità dell’ascolto dei territori e della cura della sicurezza delle nostre comunità”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Musumeci: “Tragedia del Vajont sia motivo di riflessione”

“Dalla tragedia del Vajont, che 61 anni fa turbó l’animo dell’intera Comunità nazionale, dobbiamo tutti, a cominciare dai Comuni, saper trovare motivo per riflettere. Nulla va sottovalutato nella costante verifica del proprio territorio. E non basta dire ‘non era mai accaduto’ se sappiamo già che può accadere. Il cambiamento climatico non sia un comodo alibi per evitare la prevenzione strutturale”. Lo dichiara il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Fonte: Ansa