Il vaccino anti-Covid ci sarà per tutti gli italiani. Se anche il vaccino di AstraZeneca dovesse subire un ritardo, c’è già un piano B, perché “l’Europa ha concordato con Moderna la possibilità di raddoppiare da 80 a 160 milioni le dosi da destinare al nostro Continente”. Lo spiega il commissario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, in un’intervista alla Stampa.
No ai ritardi per l’Italia
Arcuri smentisce inoltre ritardi dell’Italia: “Le dosi arriveranno nello stesso giorno in tutti i Paesi europei, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni degli enti regolatori”, assicura. “Non ci sarà un Paese che partirà prima degli altri. Se le aziende consegneranno subito, già a metà gennaio si potrebbe partire”.
Il commissario smentisce anche la mancanza di siringhe di precisione. “Il bando per le offerte di fornitura delle varie tipologie di siringhe necessarie per i vaccini si è concluso il 9 dicembre. Ne abbiamo a disposizione oltre un miliardo e mezzo, dieci volte in più di quelle che ci servono”.
Quanto al personale sanitario necessario, “stiamo per far partire una chiamata per trovare 3 mila medici e 12 mila infermieri”, dichiara Arcuri.
Medici volontari
“Il bacino all’interno del quale individuarli è molto ampio. Ci sono 10 mila studenti che si laureano in medicina ogni anno. Poi ci sono gli specializzandi, i medici in pensione e, perché no, quelli che vogliono destinare parte del loro tempo a fare questa attività. Sarà una “chiamata alle armi” dalla quale sono certo anche questa volta la categoria non si tirerà indietro“.
“Il vaccino in Italia sarà gratuito e non obbligatorio. Come hanno deciso il governo e il Parlamento”, ribadisce Arcuri. “Credo davvero che sia giusto così. Ma qui si tratta di non mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Serve sicuramente che tutti lo sappiano e se ne convincano“.