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Vaccini: L’Ue chiede maxi risarcimento ad Astrazeneca

Si è aperto oggi il processo che vede l'Ue contro la casa farmaceutica anglo-svedese per i presunti ritardi nella consegna dei vaccini anticovid

L’Unione Europea ha chiesto al tribunale di Bruxelles di imporre una maxi multa ad Astrazeneca per i suoi ritardi nella consegna dei vaccini anti-covid. E’ quanto riferisce la Reuters sul suo sito web. Secondo i legali che hanno presentato la richiesta, si punta ad ottenere 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo. Inoltre, l’Unione europea ha chiesto una multa da 10 milioni di euro per Astrzeneca per ogni violazione del contratto che il giudice riuscirà ad accertare. Il verdetto è atteso per il prossimo mese.

Il processo

Il processo tra l’Unione Europea e Astrzeneca – per la presunta violazione della casa farmaceutica anglo-svedese del contratto per la consegna di 300 milioni di dosi del vaccino agli Stati membri – si è aperta questa mattina a Bruxelles. La Commissione europea, infatti, ha citato in giudizio Astrazeneca lo scorso 26 aprile quando con l’intenzione di assicurarsi la consegna delle dosi stabilite nell’intesa raggiunta nell’agosto 2020. A causa di una serie di ritardi di diversa natura, nel primo trimestre del 2021 la casa farmaceutica anglo-svedese ha consegnato soltanto 30 milioni di dosi su 120 milioni concordate, mentre per il trimestre in corso prevede di consegnare 70 milioni di dosi su 180 milioni promesse.

L’accusa contro Astrazeneca

AstraZeneca ha commesso una “manifesta violazione” del contratto per la consegna dei vaccini anti-Covid agli Stati membri della Ue, con “50 milioni di dosi” che dallo stabilimento olandese Halix a Leida “sono state dirottate verso Paesi terzi”. E’ l’accusa mossa all’azienda farmaceutica anglo-svedese dall’avvocato Me Rafaël Jeffareli, che difende gli interessi dei Paesi membri e della Commissione Ue nella battaglia legale che ha preso il via questa mattina davanti alla giustizia di primo grado belga. L’udienza ruota intorno all’interpretazione della nozione di “miglior sforzo possibile” per soddisfare gli accordi stabiliti nel contratto di fornitura dei vaccini agli Stati membri.

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