Un agente di polizia dell’Ohio, mentre rispondeva a un tentativo di accoltellamento, ha ucciso a colpi di arma da fuoco un’adolescente afroamericana. La vittima è Makiyah Bryant, di 16 anni. Lo riferisce la Bbc.
La sparatoria a Columbus
La sparatoria è avvenuta nella capitale dello statodell’Ohio, Columbus, alle 16:45 di ieri ora locale, secondo quanto riportato dal quotidiano Columbus Dispatch. Gli agenti, secondo quanto ha riferito il giornale Columbus Dispatch, avrebbero reagito a un tentativo di aggressione con un coltello.
Una folla di manifestanti si era riunita vicino a una casa sul lato sud-est della città dove è avvenuta la sparatoria, pochi minuti prima che il verdetto di colpevolezza fosse annunciato contro l’agente di polizia accusato di aver ucciso George Floyd l’anno scorso. Secondo il giornale, la polizia coinvolta nella sparatoria avrebbe risposto a una chiamata di emergenza per un tentativo di rapina da parte di una giovane sospetta.
La zia della ragazza, Hazel Bryant, ha detto al Columbus Dispatch che l’adolescente viveva in una casa accoglienza ed è rimasta coinvolta in un alterco con qualcuno nella residenza. Ha detto che sua nipote ha lasciato cadere un coltello che stava portando, prima di essere stata colpita più volte da un agente di polizia.
L’appello del sindaco Ginther
Il sindaco di Columbus Andrew Ginther ha confermato la sparatoria mortale, dicendo su Twitter che “una giovane donna ha tragicamente perso la vita”. Gli agenti di polizia coinvolti avevano le telecamere indossate dal corpo di polizia (le body-cam) e l’Ohio Bureau of Criminal Investigation (BCI) ha aperto un’indagine sul caso. “Condivideremo le informazioni che potremo non appena saranno disponibili”, ha scritto il sindaco sui social. “Chiedo ai residenti di rimanere calmi e di consentire agli investigatori di esaminare i fatti“.
It's a tragic day in the city of Columbus. It's a horrible, heartbreaking situation. Sharing the body worn camera footage — while incomplete — was critical. We will share more footage as it becomes available. https://t.co/sae7c2SsuP
— Mayor Andrew Ginther (@MayorGinther) April 21, 2021
Caso Floyd: la giuria condanna per omicidio Chauvin
La giuria del tribunale di Minneapolis ha emesso in nottata un verdetto di colpevolezza per l’ex agente di polizia Derek Chauvin, per tutti e tre i reati di omicidio dei quali era stato accusato nel caso di George Floyd, l’afroamericano morto durante un arresto della polizia a Minneapolis lo scorso maggio.
La giuria del tribunale di Minneapolis ha trovato all’unanimità Chauvin responsabile di aver ucciso il 46enne, soffocandolo dopo averlo ammanettato. Giurati, avvocati e accusato – scrive Ansa – sono rientrati nel pomeriggio in aula in vista della lettura del verdetto. Una decisione rapida, meno di due giorni di deliberazioni, che aveva fatto presagire una decisione di colpevolezza. Subito dopo la rapida lettura del verdetto, reato per reato, il giudice ha ringraziato i giurati e li ha congedati.
Biden ai Floyd: “Venite alla Casa Bianca”
“Vi porterò alla Casa Bianca a bordo dell’Air Force One”: è la promessa fatta dal presidente americano Joe Biden alla famiglia di George Floyd durante una lunga telefonata seguita al verdetto di colpevolezza dell’ex agente Chauvin che uccise George Floyd.
“Oggi è stato compiuto un passo da gigante nella marcia verso la giustizia in America”, ha detto Biden, che ha definito la morte di George Floyd come “un omicidio alla luce del giorno”. Poi, ha lanciato agli americani un appello all’unità e ad evitare la violenza. Appello più che mai attuale.