“Conosco Joe Biden ed è una persona perbene, ma abbiamo visioni diverse del futuro e spero che ci potremo confrontare in futuro nei dibattiti. Deve spiegare molte cose agli elettori”. Il giorno dopo il Super Tuesday – che Biden ha stravinto portandosi a casa la vittoria in 10 Stati su 14 – Bernie Sanders si è presentato nel suo quartier generale a Burlington, in Vermont, e ha lanciato la sfida al suo principale rivale per la corsa alla Casa Bianca. Sanders ha denunciato quelle che ritiene essere state delle “aggressioni” alla sua campagna: “E’ stata paragonata al coronavirus – ha detto – all’invasione nazista della Francia”.
Bloomberg si ritira
Michael Bloomberg, 78enne magnate ed ex sindaco di New York, ha annunciato che si ritirerà dalle primarie dei Democratici che servono a scegliere il candidato presidente da opporre a Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2020. Bloomberg ha aggiunto che sosterrà Joe Biden, l’ex vicepresidente che martedì ha vinto negli Stati che votavano al cosiddetto Super Tuesday. “Ho sempre creduto che per battere Donald Trump serva appoggiare il candidato che ha le maggiori possibilità di batterlo. Dopo il voto di ieri, è chiaro che quel candidato è Joe Biden, un amico e un grande americano”, ha scritto Bloomberg in un comunicato diffuso alla stampa nella giornata di mercoledì. Al Super Tuesday Bloomberg non ha vinto in nessuno Stato e ha ottenuto soltanto 44 delegati – le persone che assegneranno la nomination alla convention estiva del partito Dem – contro le centinaia di Joe Biden e Bernie Sanders. Anche Elizabeth Warren sta valutando se portare avanti o meno la sua campagna elettorale dopo il flop del Super Tuesday.
Super Tuesday a sorpresa
Ha portato grandi sorprese questo Super Tuesday, particolarmente combattivo, con Bernie Sanders dato per favorito in molti dei 14 Stati – più il territorio delle Samoa americane, conquistato da Bloomberg – in palio. Sanders ha conquistato il trofeo più ambito, la California. Ma Biden ha vinto in un numero importante di Stati (dieci) da Nord a Sud, dagli elettori dei sobborghi al voto degli afro-americani, dagli Stati più conservatori a quelli più liberal, rilanciando impressionante e in modo del tutto inatteso la sua candidatura.