La Commissione europea chiede ai governi di garantire più sicurezza ai giornalisti. Nel 2020 almeno 908 giornalisti e lavoratori dei media hanno subito attacchi in 23 Stati membri. Il 73% delle giornaliste è vittima di minacce online. Lo comunica l’esecutivo Ue in una raccomandazione per la tutela dei giornalisti.
“Nessun giornalista dovrebbe morire o subire danni a causa del suo lavoro – ha detto Vera Jourova, vicepresidente della Commissione Ue per i valori, in conferenza stampa riportata dal Sir –. La pandemia ha mostrato più che mai il ruolo chiave dei giornalisti”.
“La pandemia ha reso il lavoro dei giornalisti ancora più difficile, con redditi più bassi, soprattutto per i freelance, e un accesso limitato alle sedi”, sottolinea la Commissione Ue. “Chiediamo agli Stati membri di intraprendere azioni decisive per rendere l’Ue un luogo più sicuro per i giornalisti”.
I numeri degli attacchi ai giornalisti
Dal 1992 ad oggi, in Europa sono stati assassinati 23 giornalisti, la maggior parte durante gli ultimi sei anni. Nel 2020, 175 giornalisti e lavoratori dei media sono stati vittime di violenze o hanno subito incidenti durante le manifestazioni nei Paesi Ue.
Bruxelles chiede di “creare servizi di supporto nazionali indipendenti, linee di assistenza, consulenza legale, supporto psicologico e protezione per i giornalisti che subiscono minacce”.
La Commissione Ue invita, poi, i Paesi a garantire una maggiore protezione dei giornalisti durante le manifestazioni, una migliore sicurezza online e un sostegno particolare alle giornaliste.