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Ucraina, 57esimo giorno di guerra: Biden promette armi

Zelensky: "I nostri partner hanno iniziato a capire di cosa abbiamo esattamente bisogno e di quando ne abbiamo bisogno: subito"

Armi e munizioni affluiranno ogni giorno per aiutare gli ucraini a difendersi dall’aggressione russa, ha assicurato il presidente americano Joe Biden. Inizia così il 57esimo giorno di guerra in Ucraina.

“I nostri partner hanno iniziato a capire di cosa abbiamo esattamente bisogno e di quando ne abbiamo bisogno: subito”, ha commentato il leader ucraino Volodymyr Zelensky riportato da Ansa. Intanto non si arrende Mariupol, con Kiev che propone a Mosca una “sessione speciale di negoziati” nella città assediata. Dopo gli ultimi invii e promesse di invii di armi da parte dell’Occidente, Zelensky invece di sferzare gli alleati per la loro titubanza si mostra ottimista sulla questione armamenti. “Con cauto ottimismo – afferma il presidente ucraino nel suo ultimo videomessaggio -, sono lieto di dire che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze; a capire di cosa abbiamo esattamente bisogno e di quando esattamente ne abbiamo bisogno: non tra settimane o tra un mese, ma immediatamente, in questo momento che la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi”.

Dal Pentagono riferiscono che le forze aeree ucraine hanno almeno 20 velivoli disponibili in più grazie all’ultimo invio di pezzi di ricambio da parte dei paesi alleati. E oltre a quello in armamenti, c’è anche l’aiuto finanziario che arriva a Kiev dalla comunità internazionale. I ministri delle finanze del G7 hanno annunciato un impegno per un ulteriore sostegno all’Ucraina da più di 24 miliardi di dollari per il 2022 e oltre, aggiungendo che sono pronti a fare ancora di più se necessario. Sul fronte ‘guerra economica’ interviene però a gamba tesa il presidente cinese Xi Jinping: la Cina si oppone a “sanzioni unilaterali, doppi standard e giurisdizione a braccio lungo”, afferma.

Sul campo continua intanto l’assedio a Mariupol, con l’Ucraina che ha offerto alla Russia una “sessione speciale di negoziati” nella città portuale per salvare chi è ancora lì. Ma le forze russe già preparano per il 9 maggio una parata per celebrarne la conquista. L’acciaieria Azovstal “sarà completamente sotto il controllo delle forze della Federazione Russa” entro oggi pomeriggio, ha affermato da parte sua il leader ceceno Ramzan Kadyrov in un messaggio audio pubblicato online.

Il governatore della regione ucraina orientale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha annunciato invece che le forze russe controllano l’80% del territorio dell’oblast. La guerra della Russia in Ucraina terminerà quando la Nato smetterà di utilizzare il territorio ucraino per minacciare Mosca, afferma l’alto funzionario del ministero degli Esteri russo Alexey Polishchuk. “L’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione del Donbass, la smilitarizzazione dell’Ucraina e l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di Paesi Nato”, ha affermato Polischuk aggiungendo che l’operazione militare “si sta svolgendo come previsto” e che “tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti”.

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