Il presidente francese Emmanuel Macron è “favorevole” a nuove sanzioni dell’Unione europea contro la Russia, dopo che centinaia di corpi civili martoriati sono stati trovati in fosse comuni a Bucha, oblast alle porte di Kiev.
Macron: “Crimini di guerra a Bucha”
“Ci sono indicazioni molto chiare di crimini di guerra” a Bucha, ed è “più o meno stabilito che è stato l’esercito russo” e quello che è successo a Bucha richiede “misure molto chiare”. Quindi ci coordineremo con i nostri partner europei, “in particolare con la Germania” nei “prossimi giorni”, ha aggiunto, riferendosi a singole sanzioni e misure su “carbone e petrolio”. Con “ciò che sta accadendo”, in particolare “a Mariupol, ha detto Macron “dobbiamo inviare un segnale che è la nostra dignità collettiva e i nostri valori che stiamo difendendo”.
I corpi martoriati di civili inermi ripresi nelle strade di Bucha hanno fatto inorridire il mondo per quello che Kiev definisce “un genocidio”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – che stanotte è apparso in un videomessaggio durante la serata dei Grammy Awards – ha detto che “centinaia di persone sono state uccise” e che i “civili sono stati torturati e giustiziati” definendo “assassini”, “torturatori” e “stupratori” le forze russe.
Ma Mosca nega tutto, affermando che si tratta di una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati. E anzi accusa gli Usa dicendo che i video dei civili morti ripresi nella città ucraina di Bucha sono stati “ordinati” dagli Stati Uniti nell’ambito di un complotto per incolpare la Russia. Intanto l’Onu parla di possibili crimini di guerra.
Il bilancio delle vittime dall’inizio dell’invasione russa viene aggiornato dall’Onu secondo cui dalle ore 4 del 24 febbraio 2022, quando cioè è iniziato l’attacco armato della Federazione Russa contro l’Ucraina, alla mezzanotte del 2 aprile 2022 (ora locale), l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCR) ha registrato 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra i morti si contano 293 uomini, 201 donne, 22 ragazze e 40 ragazzi, oltre a 59 bambini e 802 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Tra i feriti si contano anche 92 bambini.
La posizione dei Paesi vicini
L’Ungheria oggi ha confermato per il quarto mandato consecutivo il premier Viktor Orban, che ha incluso Zelensky tra i suoi avversari. A Belgrado il presidente Aleksandar Vucic, che ha conquistato un secondo mandato vincendo al primo turno le presidenziali, ha assicurato che la Serbia manterrà buoni rapporti in molti settori con la Federazione russa, ma che proseguirà nella sua politica di neutralità militare.