E’ terminato poco prima delle 11:00 (ora italiana) l’incontro tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina ad Antalya, in Turchia. “Sono pronto a incontrare nuovamente Lavrov se ci saranno prospettive concrete”, ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo l’incontro. “Questi contatti non possono esser usati per sostituire o svalutare i negoziati principali sul territorio bielorusso”, ha risposto il ministro degli Esteri russo Serjei Lavrov, sempre al termine dell’incontro.
Kuleba: “Non abbiamo fatto progressi sul cessate il fuoco”
“Non abbiamo fatto progressi sul cessate il fuoco nonostante io abbia fatto del mio meglio per trovare una soluzione diplomatica”, ha commentato il ministro degli Esteri ucraino. “La situazione più tragica è a Mariupol“, ha aggiunto. “Abbiamo affrontato la questione del cessate il fuoco di 24 ore per ragioni umanitarie. Non abbiamo fatto progressi su questo, purtroppo. Sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia”, ha concluso Kuleba dopo il vertice ad Antalya.
Russia, Lavrov: “Non abbiamo alternative”
“Siamo per la soluzione dei problemi ma abbiamo avuto la conferma che non abbiamo alternative”, ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, al termine dell’incontro durato poco più di 90 minuti.
L’incontro ad Antalya
L’incontro tra Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba in Turchia, ad Antalya – primo vertice tra ministri di Russia e Ucraina da quando Mosca ha invaso l’Ucraina, 14 giorni fa – era iniziato alle 10:45 ora locale (le 8:45 in Italia), come fatto sapere dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un messaggio su Twitter. Anche Cavusoglu ha partecipato al vertice.
L’incontro – durato poco più di 90 minuti – si è svolto a margine di un forum diplomatico. Da parte russa, all’incontro ha partecipato anche il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko, coinvolto nei contatti tra la parte russa e quella ucraina sul territorio della Bielorussia.
Antalya non è stata una scelta casuale: è la località costiera della Turchia il cui mare è da anni luogo di ritrovo di milioni di russi e ucraini. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan, scrive Agi, negli ultimi due mesi non ha lesinato sforzi per far mediare e far sedere allo stesso tavolo rappresentanti di Russia e Ucraina, “due Paesi cui la Turchia non ha nessuna intenzione di rinunciare”. Quello odierno rappresenta ad oggi il riavvicinamento più significativo tra le parti coinvolte nel conflitto in Ucraina.
Erdogan: “No alle sanzioni alla Russia”
Erdogan, in virtù dei legami economici, strategici ed energetici imbastiti negli anni con il presidente russo Vladimir Putin è riuscito a porre in essere un’offensiva diplomatica autonoma da Nato ed Ue, evidenzia Agi. La Turchia, pur avendo condannato l’attacco russo all’Ucraina, definito “inaccettabile”, non ha chiuso lo spazio aereo e ha detto No alle sanzioni economiche nei confronti di Mosca mosse da Usa e Ue. Sanzioni appoggiate anche dall’Italia.
Programmata una telefonata tra Biden e Erdogan
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà oggi un colloquio telefonico proprio con l’omologo turco per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La telefonata dallo Studio Ovale è programmata per la mattina di giovedì 10 marzo, il primo pomeriggio in Italia. Al centro dei discorsi, sicuramente l’incontro di questa mattina con Lavrov e Kuleba.
Fmi approva aiuti per 1,4 miliardi di dollari all’Ucraina
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha intanto approvato un pacchetto di aiuti urgenti all’Ucraina per 1,4 miliardi di dollari. Questo aiuto immediato dovrebbe consentire al governo di “soddisfare le esigenze urgenti di bilancio derivanti dagli effetti della guerra e fornirà un sostegno essenziale a breve termine”, sottolinea il Fondo auspicando che questo pacchetto serva da “catalizzatore” per altri partner finanziari.