Il ministero della Difesa ucraino ha denunciato 60 violazioni del cessate il fuoco da parte dei separatisti filorussi nella regione del Donbass nelle ultime 24 ore. Un soldato è rimasto ferito, ha aggiunto il ministero. L’esercito ucraino ha annunciato tuttavia di non avere in programma un’offensiva contro le postazioni separatiste.
La Difesa ucraina esclude escalation su larga scala nel Donbass
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha infatti ridimensionato le possibilità di un’escalation su larga scala nella regione separatista del Donbass. “Ora si possono esprimere dati diversi, date diverse di alcuni eventi e scenari diversi. L’esercito ucraino ha però calcolato tutti questi scenari ed è pronto. Non sottovalutiamo in alcun modo la minaccia, ma valutiamo la probabilità di un’escalation su grande scala così bassa in relazione all’invasione dell’Ucraina nel suo insieme”.
I separatisti filorussi denunciano nuovi attacchi, l’esercito smentisce
I separatisti filorussi dell’autoproclamata Repubblica ribelle di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, hanno accusato le forze governative di averli attaccati anche questa mattina con colpi di mortaio. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.
Dal canto suo, l’esercito ucraino ha annunciato di non avere in programma un’offensiva contro le postazioni dei separatisti filorussi nell’est del Paese, né un bombardamento della popolazione civile, sottolineando di voler “rispettare rigorosamente gli Accordi di Minsk e le norme del diritto umanitario internazionale”. “Le nostre azioni sono puramente difensive”, ha detto il comandante in capo delle forze armate ucraine, il tenente generale ucraino Valery Zaluzhny.
La Russia sposta 10 bombardieri dalla Crimea
La Russia ha trasferito 10 bombardieri dalla Crimea in altre basi aeree al termine delle esercitazioni. Lo ha affermato l’agenzia di stampa Interfax, citando la flotta del Mar Nero. I movimenti militari russi sono seguiti da vicino dopo che Mosca ha dichiarato di aver iniziato a ritirare alcune truppe dalle aree vicino all’Ucraina. Kiev e l’Occidente hanno contestato l’affermazione, sostenendo che alcune unità e attrezzature sembravano essere state sostituite da altre.
La Russia ha anche annunciato che domani – 19 febbraio – effettuerà, sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, manovre delle sue “forze strategiche”, in particolare con il lancio di missili balistici e da crociera.
Mosca contro Blinken: “Fallimento dell’intelligence Usa”
Non si è fatta attendere la replica di Mosca alle dichiarazioni del Segretario di Stato americano Antony Blinken all’Onu, secondo cui l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sarebbe imminente. Secondo Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, si tratta di “propaganda di guerra” e “i dati dell’intelligence americani testimoniano il fallimento dei servizi di intelligence statunitensi”.
Oggi, il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, e il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, avranno una conversazione telefonica “su iniziativa della parte americana”.
L’Ue prevede un forte afflusso di profughi in caso di escalation
La Commissione Ue sostiene che probabilmente ci sarà un afflusso di rifugiati in Europa se le tensioni continueranno a salire al confine ucraino. Si prevede che tra 20mila e più di un milione di rifugiati potrebbero tentare di accedere all’Ue e attualmente ci sono inoltre circa 20mila cittadini dell’Ue che vivono in Ucraina e che avranno bisogno di sostegno in caso di evacuazione. L’Ue si dice pronta a mobilitare importanti aiuti umanitari e assistenza in caso di interventi di emergenza.