“La crisi umanitaria è senza precedenti dal dopo guerra e per farvi fronte l’Unione ha applicato per la prima volta dal 2011 la direttiva sulla protezione temporanea e anche questo testimonia la compattezza dell’Unione. Una unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e ci vede in prima linea”. E’ quanto ha affermato il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso del question time alla Camera, prima di ringraziare “tutti coloro che si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina: associazioni di volontariato, terzo settore, amministratori locali imprese, singoli cittadini e famiglie che stanno mandando aiuti e offrendo ospitalità e assistenza ai profughi con grandissima generosità e profonda umanità“.
Un pensiero ai cittadini russi che condannano le violenze
“La forza di un paese e di una democrazia si misura con la capacità di difendere la dignità umana, la convivenza e l’amicizia tra i popoli. Il mio pensiero va anche ai cittadini russi che condannano le violenze ai danni del popolo ucraino – ha aggiunto il premier -. All’8 marzo sono arrivati 21.095 cittadini ucraini, oggi sono 23.872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini: ieri 10.500 donne, oggi 12.000, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2.200, i bambini 8.500 ieri e oggi 9.700. Il flusso è certamente destinato ad aumentare”. Il premier, inoltre ha ringraziato tutte le forze politiche, in particolare l’opposizione per la grande prova di unità e spirito costruttivo in questa crisi, sono certo che l’Italia farà la sua parte fino in fondo, come sempre nel dramma, nell’emergenza e nel terrore ci scopriamo migliori di come possiamo essere”.
Ampliata la rete di accoglienza
“Devo ringraziare particolarmente i sindaci e tutti gli esponenti del terzo settore. A questo proposito, la settimana prossima verrà convocato il comitato del terzo settore per la predisposizione del regolamento che pende da tempo”, ha aggiunto il premier. “I primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati organizzati dalla Protezione civile, in particolare per la gestione e il contenimento dell’emergenza da Covid-19. Inoltre, abbiamo previsto un ampliamento della rete di accoglienza: abbiamo disposto, tra l’altro, che i cittadini ucraini possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale o dal possesso di altri requisiti previsti – ha aggiunto Draghi -. Lo sforzo organizzativo in atto coinvolge a tutti i livelli il governo, sia al centro sia sul territorio. Voglio ringraziare il Dipartimento della Protezione civile, il Ministero dell’Interno, le Regioni e i Comuni per il loro sforzo, in particolare sul fronte dell’alloggio dei profughi”.
Il punto sull’accoglienza
“Abbiamo predisposto la piena integrazione di studenti e studentesse anche in raccordo con la comunità di connazionali integrati in Italia. Accoglienza, fratellanza e solidarietà sono dimostrati dalle azioni intraprese dall’Italia ma molto di più sarà necessario perché forse la reazione non è di giorni e mesi, forse è più lunga”. “sul fronte sanitario – ha specificato il premier – i profughi o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi. Il dipartimento della protezione civile provvede alla ricognizione di posti letto e al trasferimento pazienti, inoltre, agli ucraini nei centri di prima accoglienza è prevista assistenza sanitaria, sociale, psicologica, orientamento legale e corsi di lingua italiana. Nei centri sono previsti servizi finalizzati all’integrazione e alla formazione professionale”.
Le conseguenze della crisi sull’economia italiana
“Ovviamente seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese”, ha aggiunto.