Si aggrava il bilancio dell’attacco alla stazione di Kramatorsk, con almeno 50 morti tra cui 10 bambini. Lo riportano i media ucraini, citando il governatore di Donetsk Pavlo Kyrylenko, e la Bbc, che riporta i dati del sindaco della città. “La gente stava aspettando il treno, godendosi il sole. Poi l’esplosione, sono caduti tutti. Io ho iniziato a correre e mi sono salvato: un orrore incredibile”, ha raccontato un giornalista che si trovava lì al momento dell’attacco. “Ha preso tutto fuoco, le auto erano tra le fiamme e un uomo stava bruciando”, ha aggiunto secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian.
Il tipo di missile
Sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk sono stati usati missili russi ad alta precisione Iskander, sostiene la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. “L’esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione ‘Iskander'”, afferma su Telegram. Il ministero della Difesa russa aveva respinto l’accusa di aver commesso l’attacco, sostenendo che si trattava di un missile Tochka-U “utilizzato solo dalle forze ucraine”.
La posizione di Mosca
Ci sono “prove evidenti” che “l’Ucraina è responsabile per il bombardamento di Kramatorsk” e ciò conferma che l’azione militare russa in Ucraina à “giustificata”. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca, aggiungendo che “Kiev non potrà sottrarsi alle sue responsabilità” per questo episodio. La Russia invita inoltre la comunità internazionale a “fermare i rifornimenti di armi all’Ucraina e a indurla al rifiuto di metodi di combattimento inammissibili”.
Guteress (Onu): “Attacco inaccettabile”
Per il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres l’attacco è ” del tutto inaccettabile”. Lo ha detto in una nota del portavoce, parlando di “grave violazione del diritto internazionale umanitario, di cui gli autori devono essere ritenuti responsabili”. Guterres ha ricordato alle parti l’obbligo di proteggere i civili e “l’urgenza di concordare cessate il fuoco umanitario al fine di consentire l’evacuazione sicura e l’accesso umanitario”. Ribadendo poi l’appello a porre immediatamente fine a questa brutale guerra.
Ucraina: 169 bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra
Sono 169 i bambini ucraini rimasti uccisi nei 44 giorni di guerra, più di 306 sono stati feriti. Lo scrive l’ufficio del procuratore generale su Telegram citato da Ukrinform. “Queste cifre non sono definitive”, si legge nel comunicato del procuratore. L’attacco a Kramatorsk non è stato ancora conteggiato nel report uscito stamattina prima del bombardamento.
Non si ferma la conta dei morti anche nel resto del Paese e le accuse di crimini di guerra da parte dell’Ucraina verso la Russia. Finora a Bucha sono stati trovati 320 civili uccisi. Nel 90% dei casi sono feriti da proiettili, non schegge. A Irpin i russi hanno prima sparato alle persone e poi sono passati sui corpi con i carri armati. Stanotte è inoltre ripresa l’offensiva russa a Mariupol dove il bilancio delle vittime civili supera quota 5mila, compresi molti bambini. Ieri l’assemblea generale dell’Onu ha approvato la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani.