Sale il bilancio dei morti per un’esplosione di metano avvenuta ieri in una miniera di carbone nel nord della Turchia, vicino alla città costiera di Amasra, sul mar Nero. Nello specifico, L’esplosione è avvenuta in Turchia nella miniera statale Ttk Amasra Muessese Mudurlugu, nella provincia costiera di Bartin.
Aa momento, sono almeno 50 le vittime, mentre diversi minatori sono intrappolati a centinaia di metri sottoterra. L’incidente è uno dei più gravi sul lavoro degli ultimi anni in Turchia. Secondo le autorità, sono 58 gli operai che sono riusciti a salvarsi.
Tüm kurum ve kuruluşlarımız, yaşanan bu üzücü olayla ilgili tam koordinasyon halinde çalışmalarını sürdürmektedir. Bizler de Yanındayız Amasra…#BirizBirlikteyiz pic.twitter.com/IjUxcotrnH
— elveda 🇹🇷 (@seyfullah_20) October 15, 2022
Esplosione di grisù
Il ministro dell’Energia, Fatih Donmez, ha affermato che l’esplosione è stata probabilmente causata dal grisù, gas infiammabile nelle miniere di carbone.
Il grisù infatti è un gas combustibile inodore e incolore, costituito prevalentemente da metano e altri gas: azoto, anidride carbonica ed etano in quantità variabili, caratteristico delle miniere di carbone e di zolfo, dove, poiché è più leggero dell’aria, si può anche trovare raccolto in sacche isolate nelle parti alte delle gallerie: è detto perciò gas di miniera (firedamp, nel mondo anglosassone). E’ particolarmente pericoloso.
L’emittente televisiva TRT Haber TV, tra quelle che hanno raccolto le dichiarazioni del ministro Koca, ha riferito di undici persone ricoverate in ospedale. Sempre secondo l’emittente, c’erano 115 operai sottoterra, a una profondità di 300 metri, quando è avvenuta la devastante esplosione, ma sui numeri non c’è ancora certezza e si dovrà aspettare le prossime ore per avere un bilancio definitivo.
Il ministro dell’Energia Donmez ha anche affermato che gli sforzi continuano per raggiungere gli operai. Quasi tutti si trovano nella galleria della miniera dove è ancora attivo un rogo.
Il cordoglio di Erdogan
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che ha annullato una visita programmata nella città sudorientale di Diyarbakir e si recherà invece ad Amasra per coordinare l’operazione di salvataggio dei minatori rimasti intrappolati nella miniera di proprietà dello Stato.
“Tutte le nostre equipe sanitarie e ospedali della regione sono state mobilitate per i nostri fratelli feriti. Oltre alle strutture esistenti, il nostro ministero della Salute ha istituito un’unità di pronto intervento nella regione. In caso di necessità, per indirizzare i nostri feriti. I nostri aerei ambulanza sono pronti”, ha dichiarato Erdogan.
La tragedia a Soma del 2014
Un’altra tragedia colpì, nel maggio del 2014, la Turchia, sempre per il crollo di una miniera di carbone dovuta a un’esplosione. In quell’occasione persero la vita oltre 280 minatori. L’incidente avvenne a Soma, nella zona nord-occidentale del Paese.