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Troppa Juve per un piccolo Milan

I rossoneri durano un tempo, poi crollano sotto i colpi bianconeri. Finisce 2-0; decidono Mbangula e Weah

Tutto in una notte, per cancellare l’infinita serie di pareggi, prendersi la rivincita dopo la sconfitta in Supercoppa, e riprendere a correre. Questa è Juve-Milan, dominata dai bianconeri che nella ripresa vanno in estasi dopo un primo tempo equilibrato. Mbangula e Weah affondano gli irriconoscibili rossoneri che nella ripresa non riescono mai ad incidere. L’esatto contrario della Juventus, fresca e pimpante, puntigliosa e autoritaria. Allo Stadium finisce 2-0 per la banda di Thiago Motta che sale al quarto posto scavalcando momentaneamente la Lazio. Milan che scivola in ottava posizione, lontanissimo dalle zone che contano.

Emozioni ma niente gol

Un primo tempo condito da tante emozioni, ben lontano dallo squallido zero a zero della gara di andata, quello tra Juventus e Milan, che se la giocano sul piano del gioco e delle occasioni. E’ mancato solo il gol, ma allo Stadium non ci si annoia. Thiago Motta si affida a Nico Gonzalez falso nueve, con a sostegno il terzetto formato da Yildiz, Koopmeiners e Mbangoula che sull’out mancino ha creato non pochi problemi alla retroguardia rossonera. Nel Milan non ci sono Morata e Pulisic, con Sergio Conceiçao che presenta una squadra più abbottonata, con Musah alto a destra, Rejinders centrale e Leao dalla parte opposta a sostegno di Tammy Abraham. Juve e Milan se la giocano, con la buona partenza rossonera e qualche spunto sventato da Di Gregorio, mentre dalla parte opposta Maignan è stato costretto ad esaltarsi per parare i colpi di un paio di indecisioni in fase di ripartenza dell’azione. La Juve si fa vedere con Tomori che costringe Maignan all’uscita disperata, poi rossoneri vicini al vantaggio con una botta di Leao respinta da Di Gregorio, con Musah che non riesce a ribadire. Gatti spedisce sul fondo di testa, poi Maignan salva sul destro ravvicinato di Yildiz, mentre prima dell’intervallo, Gatti salva sull’incornata di Theo. All’intervallo è solo 0-0 ma almeno se la sono giocata senza troppi tatticismi.

La Juve decolla

Motta perde Yildiz per un risentimento muscolare, dentro Weah. La Juve parte meglio e pessimo approccio della squadra rossonera che subisce l’iniziativa della formazione di Motta. I bianconeri spingono ventre a terra e la sblocca con Mbangula, grand destro con palla deviata da Emerson Royal che spiazza Maignan. Il gol del vantaggio esalta la Juve e intristisce il Milan che continua a subire. Ancora Maignan protagonista, bravo a chiudere sulla bordata di Weah. Sulla respinta, errore di Theo che lascia palla a Koopmeiners che calcia a botta sicura, ancora il portiere francese a salvare i rossoneri. Il Milan non si riprende e la Juve colpisce ancora con una ripartenza di Thuram che lancia sull’out Weah che piazza un diagonale di mancino, e stavolta Maignan può davvero nulla: 2-0 Juve, strameritato. Il Milan non reagisce, e quando lo fa è già troppo tardi. Juve padrona del campo. Non c’è più storia perché qualche affondo rossonero è più frutto della disperazione, mentre i bianconeri palleggiano e tengono palla con autorità. Finisce 2-0. Juve ritrovata, Milan sparito.

Bologna a forza tre

Nella partita del primo pomeriggio, successo in rimonta del Bologna che al Dall’Ara ha spento le velleità del Monza, battuto 3-1 nonostante una partenza migliore. La sblocca Daniel Maldini dopo appena quattro giri di lancette, poi il Bologna si organizza e trova il pari con Castro e il sorpasso con Odgaard. Nella ripresa chiude il conto Orsolini. Il Bologna sale al sesto posto scavalcando la Fiorentina, in campo domani contro il Torino, mentre il Monza rimane amaramente all’ultimo posto.

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