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Una violenta tromba d’aria nel Ragusano uccide un uomo

Per tutta la notte e questa mattina violente trombe d'aria hanno devastato il Ragusano: ingenti i danni alle abitazioni

Una tromba d’aria che ha investito Modica, nel Ragusano, ha provocato la morte di un 53enne: l’uomo, uscito da casa, è stato colpito in pieno dal vortice. La tromba d’aria ha interessato anche la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso. La strada provinciale, 7 che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi, è stata chiusa dopo che materiale di copertura è volato dai tetti di alcune botteghe ed è finito sulla strada.

La tromba d’aria ha investito le contrade di Trebalate, Serrameta, Sant’ Elena e Bosco provocando danni, scrive TgCom24. Per tutta la notte e questa mattina violente trombe d’aria hanno devastato il Ragusano. Diversi tetti sono stati divelti dalle case colpite dalla furia del vento e della pioggia. Ingenti i danni alle abitazioni private, ai pali della luce, ai muri di contenimento. Tantissime case sono rimaste senza energia elettrica. La vittima sarebbe uscita di casa all’alba ed è stata investita in pieno. Le squadre della Protezione Civile sono impegnate a rispondere alle numerose richieste di soccorso. Danni ingenti anche a Comiso. A Vittoria e ad Acate sono state chiuse le scuole.

La vittima nel Ragusano

La vittima della tromba d’aria a Modica (Ragusa) – scrive QdS.it – sarebbe Giuseppe Ricca, 53 anni. Abitava in contrada Bosco Trebalate a 3 chilometri da Modica. Secondo una prima ricostruzione l’uomo era uscito di casa per il forte vento e la pioggia che forse avevano danneggiato una serranda o una ringhiera. Una volta uscito, è però stato colpito dalla tromba d’aria, riportata in foto nel tweet del quotidiano siculo.

Il sindaco di Modica: “Non uscite di casa”

Un’ondata violentissima di maltempo sta interessando il nostro territorio già da diverse ore. Dalle prime notizie che mi giungono, purtroppo, c’è stata anche una vittima. Numerosissimi i danni ad abitazioni, aziende agricole e infrastrutture. Alberi caduti sulle stradi, muretti di contenimento crollati, case scoperchiate. Invito tutti a non uscire da casa se non strettamente necessario”. Lo afferma il sindaco di Modica, Ignazio Abbate.

“Al momento tutte le nostre squadre di protezione civile – ha aggiunto Abbate – sono fuori, impegnate a rispondere alle decine di richieste di soccorso che ci arrivano. La tempistica non ci ha consentito di chiudere le scuole e ormai sarebbe controproducente chiuderle ora perché si creerebbe solo il caos per le strade cittadine che al momento servono libere per consentire il passaggio rapido dei mezzi di soccorso”.

La protezione civile ha reso noto che a Ragusa vi è pioggia intensa e grandine a Vittoria (Ragusa) vi sono precipitazioni intense e continue ed è stato attivato il presidio operativo territoriale e Coc.

L’appello di Coldiretti: “E’ calamità, danni e strage di animali”

Animali morti, interi raccolti di ortaggi distrutti, serre allagate e terreni sott’acqua ma anche alberi sradicati, capannoni delle stalle scoperchiati, recinzioni divelte e strade rurali impraticabili. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’ondata di maltempo nelle campagne con l’allerta arancione della protezione civile in Sicilia e Sardegna dove si sono verificati ben 17 eventi estremi negli ultimi tre giorni tra nubifragi, grandinate e trombe d’aria che hanno causato purtroppo anche vittime. Oltre ai centri abitati a pagare il prezzo più alto è ancora una volta l’agricoltura. “Occorre avviare immediatamente la ricognizione dei danni per delimitare le zone colpite e dichiarare lo stato di calamità naturale”, chiede la Coldiretti nel sottolineare che “a rischio è il futuro agricolo di interi territori”.

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