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Tregua finita: proseguono gli attacchi israeliani a Gaza

Proseguono i bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza, dopo la rottura della tregua causata dall'attacco terroristico a Gerusalemme rivendicato da Hamas

Secondo giorno di guerra nella striscia di Gaza dopo la rottura della tregua, avvenuta giovedì 30 novembre con un attacco terroristico rivendicato da Hamas a Gerusalemme.

L’esercito israeliano ha affermato di aver attaccato più di 400 “obiettivi terroristici”. Hamas ha affermato che, da quando è terminata la pausa, sono state uccise nel territorio palestinese 240 persone. Inoltre, secondo l’Unrwa, nessun aiuto umanitario ha più raggiunto Gaza.

Gaza, attacchi israeliani proseguono per il secondo giorno

Nuovi attacchi israeliani hanno sconvolto Gaza per il secondo giorno consecutivo dopo la rottura della tregua, secondo fonti locali. Nuvole di fumo grigio incombono sulla Striscia, dove il ministero della Sanità guidato da Hamas ha affermato che quasi 200 persone sono state uccise da quando è stata rotta la tregua, 24 ore fa. “Quello che stiamo facendo ora è colpire obiettivi militari di Hamas in tutta la Striscia di Gaza”, ha detto ai giornalisti il portavoce delle forze di difesa israeliane, Jonathan Conricus.

Con la ripresa delle ostilità, il braccio armato di Hamas ha ricevuto “l’ordine di riprendere i combattimenti” e di “difendere la Striscia di Gaza”, secondo una fonte vicina al gruppo che ha chiesto di restare anonima. Leader internazionali e gruppi umanitari hanno condannato la ripresa delle ostilità. Gli Stati Uniti hanno affermato che stanno lavorando con i partner regionali per raggiungere un altro cessate il fuoco. “Continueremo a lavorare con Israele, Egitto e Qatar per ripristinare una tregua”, ha detto ai giornalisti in California il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin.

Israele: “Colpiti oltre 400 obiettivi da fine della pausa”

L’esercito israeliano ha affermato oggi di aver attaccato più di 400 “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza dalla fine della pausa nei combattimenti con Hamas. Sono state coinvolte forze aeree, navali e di terra, si precisa, aggiungendo che gli aerei da combattimento hanno colpito “più di 50 obiettivi in un vasto attacco nell’area di Khan Yunis” nel sud del territorio.

Hamas, è di 240 morti il bilancio da fine della pausa

Il governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha affermato oggi che 240 persone sono state uccise nel territorio palestinese da quando è terminata la pausa nei combattimenti. Altre 650 persone sono rimaste ferite in “centinaia di attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria e della marina, ovunque nella Striscia di Gaza”, si legge in una nota, aggiungendo che le forze israeliane hanno “preso di mira in particolare Khan Yunis, dove decine di case sono state distrutte”.

Unrwa: nessun aiuto arrivato a Gaza dopo ripresa combattimenti

Dalla fine della tregua e la ripresa dei combattimenti, nessun aiuto umanitario ha più raggiunto Gaza, secondo l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Juliette Touma, portavoce dell’Unrwa, citata dalla Bbc, ha detto: “Quello che temiamo è che si torni a come eravamo nelle prime settimane (del conflitto), quando vigeva il bando totale, l’assedio ermetico sulla Striscia di Gaza, con conseguenze che si sentono anche oggi”. Touma ha aggiunto che continuano gli sforzi per far riprendere la consegna di aiuti umanitari, oltre a quelli per arrivare a una nuova tregua. “Siamo alla soglia di uno tsunami umanitario fatto dall’uomo nella Striscia di Gaza”, aggiunge la portavoce dell’Unrwa.

Fonte: Ansa

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