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Tempesta di sabbia sulle Canarie

E'un cielo color arancio quello che sovrasta le isole Canarie, con buona pace di chi ha scelto di recarsi nell'arcipelago di fronte alle coste del Marocco per ricercare un po' d'estate invernale. Il gruppo di isole spagnole, infatti, è stato investito da una delle più vaste tempeste di sabbia degli ultimi anni, portata dagli alisei meridionali che hanno raccolto le sabbie spazzate via dal Sahara dalla calima, lo scirocco del Nord Africa, costringendo gli aerei a dare forfait e i turisti a tenersi al riparo. Così per tutto il weekend fino a domenica sera, quando i voli sono parzialmente ripresi tranne che a Tenerife Sud, dove persiste l'allerta a non mettersi in viaggio, visto anche il nuovo bollettino meteo che parla di venti fino a 120 chilometri orari, gli stessi che hanno portato la nuvola di sabbia dal Sahara all'arcipelago, distante circa 500 chilometri.

Visibilità quasi a zero

Inevitabili le difficoltà sulle isole, specie su Lanzarote e Fuerteventura, le più settentrionali delle Canarie, come mostrato da incredibili immagini scattate via satellite. Disagi anche su Gran Canaria (la visibilità è data a un massimo di 550 metri), dove sarebbero scoppiati numerosi incendi, resi più pericolosi dai forti venti che impediscono il regolare intervento dei soccorritori. Anche i traghetti hanno difficoltà a muoversi, mentre il trasporto aereo è stato pressoché azzerato per oltre 24 ore, con non meno di 822 voli costretti a terra o a virare su rotte alternative per via della scarsa visibilità. A Las Palmas sono state interrotte le celebrazioni del carnevale e disposta la chiusura delle scuole. I venti carichi della sabbia del deserto, a ogni modo, non hanno investito solo l'arcipelago delle Canarie, dal momento che anche altri Paesi hanno reso note numerose difficoltà legate alla poca visibilità: all'inizio di febbraio, infatti, era stata la Nigeria a disporre un rallentamento dei voli verso la capitale Lagos, lamentando un'improvvisa tempesta di sabbia. La situazione sembra in progressivo miglioramento, anche se le compagnie aeree restano prudenti sul concedere di nuovo il regolare via libera ai voli.

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