“Una donna non può fare il ministro. E’ come se le mettessi sul collo un peso che non può sostenere. Non è necessario che le donne siano nel governo, loro devono fare figli”. Così il portavoce talebano Sayed Zekrullah Hashim, rispondendo in un’intervista alla rete afgana Tolo News a una domanda sul nuovo esecutivo esclusivamente maschile. “Le donne che protestano non rappresentano tutte le donne afghane”, ha aggiunto il portavoce.
“Le quattro donne che protestano nelle strade non rappresentano le donne dell’Afghanistan. Le donne dell’Afghanistan sono quelle che danno figli al popolo dell’Afghanistan, che li educano secondo i valori islamici”, ha proseguito il portavoce dei sedicenti studenti coranici. “Negli ultimi 20 anni cosa hanno fatto gli Stati Uniti e il loro governo fantoccio in Afghanistan se non permettere la prostituzione negli uffici?”.
Guterres: “Mantenere dialogo con i talebani”
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si die a favore di un “dialogo” continuo con i talebani in Afghanistan, temendo un impatto anche nel Sahel dello scenario verificatosi quest’estate in questo Paese. “Dobbiamo mantenere un dialogo con i talebani, in cui affermiamo direttamente i nostri principi; un dialogo con un sentimento di solidarietà con il popolo afghano”, ha affermato Guterres ieri sera in un’intervista all’Afp.
“Il nostro dovere è di estendere la nostra solidarietà a un popolo che soffre molto, dove milioni e milioni rischiano di morire di fame”, ha insistito il capo delle Nazioni Unite. Secondo lui, dobbiamo a tutti i costi evitare un “crollo economico” in Afghanistan. Senza menzionare una revoca delle sanzioni internazionali e uno sblocco dei fondi afgani congelati nel mondo, ha stimato che “strumenti finanziari” potrebbero aiutare a mantenere a galla il Paese e consentire all’economia di “respirare”.
“Ci sono garanzie” per la comunità internazionale in termini di protezione dei diritti delle donne e delle ragazze? “No, la situazione è imprevedibile e poiché è imprevedibile, dobbiamo coinvolgere (nella discussione) i talebani: se vogliamo che l’Afghanistan non sia un centro di terrorismo, se vogliamo che le donne e le ragazze non perdano tutti i diritti acquisiti nel periodo precedente, se vogliamo che le diverse etnie si sentano rappresentate”, ha risposto Guterres.
Di Maio: “Dai talebani i fatti sono già scoraggianti”
“Dire ‘giudicheremo i talebani dai fatti e non dalle parole’ è già un’espressione anacronistica”, perché “dopo 15 giorni i fatti sono già ampiamente scoraggianti, per usare parole gentili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, alla presentazione del Libro Blu dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, riferendosi alla repressione in corso di donne e giornalisti e alla composizione del nuovo governo dei talebani.