“Hamas è un’organizzazione terroristica e va depotenziata. Lavoriamo per gli italiani bloccati a Gaza. Non ci sono rischi di attentati in Italia, ma non dobbiamo sottovalutare il rischio di autoradicalizzazione”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Primo forum della sicurezza del Lazio.
Tajani: “Giusto Israele colpisca luoghi da dove arrivano missili”
“L’unica soluzione per trovare una prospettiva al popolo palestinese è tagliare l’erba sotto i piedi di Hamas. Assolutamente dobbiamo lavorare con l’Autorità nazionale palestinese. Hamas è un’organizzazione terroristica e va depotenziata. È giusto che Israele colpisca i luoghi da dove vengono lanciati i missili contro il loro Stato ma allo stesso tempo dobbiamo impedire che la popolazione civile da una parte e dall’altra sia vittima di una guerra”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Primo forum della sicurezza del Lazio. “Le regole della guerra sono ben altre e non vorremo mai che ci fosse una guerra – ha aggiunto – siamo a favore della pace e stiamo lavorando in tutti i modi possibili per cercare di attenuare la situazione”.
Tajani, lavoriamo per gli italiani bloccati a Gaza
“Sugli italiani bloccati a Gaza stiamo lavorando, sono 7 con passaporto italiano, 7 con passaporto italiano e palestinese e ci sono cinque familiari che fanno parte del gruppo. Stiamo seguendo minuto per minuto, l’ambasciata d’Italia al Cairo è pronta a recuperarli appena si apre a Rafah la possibilità di far uscire i non residenti da Gaza, quindi cittadini che non sono soltanto palestinesi. Siamo pronti, ma non dipende da noi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Primo forum della sicurezza del Lazio. “Ieri il consiglio europeo si è schierato a favore di una pausa, che non è una tregua, per permettere gli aiuti umanitari. Ci auguriamo che alla fine si trovi un accordo tra egiziani e israeliani per far uscire anche questi 14 italiani insieme ai loro 5 familiari”, ha concluso.
Tajani, alzare il livello di sicurezza sugli attacchi cyber
“Al ministero degli Esteri stiamo lavorando su un’altra questione di cui non si parla abbastanza: la criminalità cibernetica. Un altro settore su cui dobbiamo alzare il livello di guardia. L’altro giorno abbiamo avuto attacchi a molti siti, probabilmente organizzati da stranieri dell’area mediorientale”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Primo forum della sicurezza del Lazio. “E’ importante preservare le nostre banche dati che hanno valore economico non secondario. I dati sono come lingotti d’oro – ha aggiunto -. Ecco, non sottovalutiamo i rischi degli attacchi cibernetici e della conseguente vendita dei dati”.
Tajani, non sottovalutare il rischio di autoradicalizzazione
“Se qualcuno cambia atteggiamento, si rade i capelli e si fa crescere la barba, mentre magari prima faceva la pizza, bisogna avere occhi aperti. Anche ai sindaci dico di avvisare le forze dell’ordine che c’è qualcosa che sta accadendo. Non sottovalutiamo che ci sono due guerre in corso: siamo schierati dalla parte della Ucraina e dalla parte di Israele, e siamo portatori della soluzione due stati per due popoli. Non ci sono rischi di attentati, ma non dobbiamo sottovalutare il rischio di autoradicalizzazione”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Primo forum della sicurezza del Lazio. “Ero presidente del Parlamento Europeo quando un autoradicalizzato uccise il povero giornalista trentino Megalizzi e fece altre vittime – ha ricordato -. Quell’uomo era diventato terrorista, per questo invito tutti voi a tenere gli occhi bene aperti su queste cose”.
Fonte: Ansa