Dopo le dichiarazioni di Macron sull’ipotesi di inviare truppe a Kiev, Tajani chiarisce: “Noi non siamo in guerra con la Russia, non manderemo soldati italiani”. Il presidente francese aveva detto di non escludere un invio di uomini “se Mosca sfonda il fronte”. Il Cremlino da parte sua ha giudicato le parole di Macron “estremamente pericolose”.
Nell’800esimo giorno di guerra, il ministro della Difesa russo ha dichiarato che “le forze russe stanno penetrando nelle roccaforti ucraine lungo l’intera linea di contatto”.
Tajani: “Macron? Non manderemo soldati in Ucraina”
“Abbiamo sempre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e quindi non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a Reggio Calabria ad una domanda dei giornalisti sulle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron. “Noi difendiamo – ha aggiunto Tajani – il diritto dell’Ucraina ad essere uno Stato indipendente. Ma non siamo, lo ribadisco, in guerra con la Russia. La nostra posizione è sempre questa. Non abbiamo mai cambiato idea. Noi difendiamo la libertà, l’indipendenza, ma stiamo lavorando per costruire la pace”.
Cremlino: “Molto pericolose le dichiarazioni di Macron”
Le parole del presidente francese Emmanuel Macron sul possibile invio di truppe in Ucraina rappresentano una “tendenza molto pericolosa” e Mosca continua a “monitorare da vicino” le dichiarazioni di Parigi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax.
Fonte: Ansa