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Tajani: “La difesa delle nostre navi mercantili nel Mar Rosso è un dovere”

"La missione militare europea nel Mar Rosso che Roma sta promuovendo con Parigi e Berlino rappresenta un passo considerevole verso una vera difesa europea": così Tajani al vertice tra i ministri esteri della Ue a Bruxelles

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha partecipato a Bruxelles al Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea.

Il Consiglio, presieduto come di consueto dall’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Borrell, ha avuto un confronto sull’aggressione russa contro l’Ucraina e sulle tensione in Medio Oriente, focalizzandosi sui più recenti sviluppi nella Striscia di Gaza e sui rischi di propagazione del conflitto nella regione. In tale quadro, sono state discusse le opzioni a disposizione dell’UE per garantire libertà e sicurezza della navigazione nel Mar Rosso.

Tajani, missione nel Mar Rosso passo verso vera difesa Ue

La missione militare europea nel Mar Rosso che Roma sta promuovendo con Parigi e Berlino rappresenta “un passo considerevole verso una vera difesa europea. L’Italia è pronta a fare la sua parte”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles.

“Difesa nostre navi mercantili è un dovere”

Quello nel mar Rosso “è un intervento militare a difesa delle navi mercantili italiane, c’è un crollo nel traffico mercantile, noi siamo un Paese esportatore e abbiamo il dovere di difendere le nostre navi. Non facciamo la guerra a nessuno ma difendere le nostre navi è un dovere della Repubblica e del governo”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se non temesse che la missione navale nel Mar Rossa non sia vista come un intervento militare nell’area.

“Sarà una difesa rinforzata dei mercantili, senza partecipazione attiva per il momento, in quel caso servirebbe un nuovo voto del parlamento. Ma l’uso della forza verrà previsto per difendere i mercantili. Non sarà un semplice accompagnamento, come prevede oggi la missione che c’è a Hormuz. La nostra idea è che ci sia una difesa forte dei mercantili, con abbattimenti di qualsiasi arma che vadano colpire le navi che passano da Suez a Hormuz”, ha aggiunto Tajani.

“Ok sostanziale a missione nel mar Rosso”

“Noi stiamo proponendo assieme a Francia e Germania una missione che possa garantire la sicurezza del traffico marittimo. Io mi auguro che si possa già approvare definitivamente la missione nel prossimo Consiglio Affari Esteri dopo un sostanziale via libera nella riunione di oggi”. Lo ha detto ai cronisti a Bruxelles il ministro degli Esteri Antonio Tajani aggiungendo che per l’Italia la missione nel Mar Rosso “può comprendere” anche la missione Emasoh/Agenor, nello stretto di Hormuz.

“La missione vede avere un sistema di difesa che a mio giudizio deve essere forte, quindi in grado di abbattere droni e missili lanciati dagli Houthi. La missione europea non credo che preveda attacchi in territorio yemenita perché non è mai successo ma ci sarà una protezione militare molto forte, determinata e mi auguro con tutti gli strumenti necessari”, ha spiegato il vice premier italiano.

“Non escludo sanzioni a coloni, prima colpire Hamas”

“Non escludo che possano essere decise sanzioni contro i coloni israeliani violenti in Cisgiordania ma prima bisogna colpire duramente Hamas, per stroncare i flussi finanziari che permettono l’acquisto delle armi”. Lo ha detto a Bruxelles il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani. “Ai coloni dobbiamo dire basta, non è così che si costruisce la pace, ed è di interesse della stessa Israele. Ma la responsabilità di quanto sta accadendo in Medio Oriente è per prima di Hamas”.

“Informeremo le Camere su missione in mar Rosso”

Sulla missione nel mar Rosso “informeremo il Parlamento, per come sono le cose non è obbligatorio ma naturalmente lo informeremo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ai cronisti a Bruxelles. “Io già informato, nei dibattiti che ci sono stati, in più occasioni, quelle che sono le nostre intenzioni, e già dalla prossima mia presenza in Parlamento dirò quello che stiamo facendo. E’ giusto che il Parlamento sia informato ma la missione militare è già stata autorizzata, si tratta di quella dello stretto di Hormuz”, ha aggiunto.

Foto: Ansa

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