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Tajani: “Nelle basi Unifil in Libano nessun soldato italiano ferito”

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha confermato che nessun soldato italiano è rimasto ferito negli attacchi alle basi Unifil in Libano. Ha espresso indignazione per l’attacco israeliano alle postazioni Unifil, sottolineando che l’Italia aveva avvertito Israele del pericolo. Tajani chiede scuse ufficiali e ribadisce che l’Italia continuerà a sostenere la missione di pace in Libano.

Tajani: “Nelle basi Unifil nessun soldato italiano ferito”

“Negli attacchi contro le basi Unfil non ci sono soldati italiani feriti”: lo ha confermato il vicepremier Antonio Tajani oggi a a Torino, dove è arrivato per un incontro con il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. “I soldati italiani – ha sottolineato – sono in sicurezza, ma non vogliamo che la situazione peggiori. I nostri sono quelli che hanno sempre garantito con grande rispetto delle regole, lavorando per la pace, una situazione che permettesse anche alla popolazione civile israeliana di essere tutelata. Hanno fatto il loro dovere – ha rimarcato- siamo loro vicini, stiamo seguendo minuto per minuto ciò che sta accadendo”.

“I soldati italiani non si toccano”

“I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah”. Lo ha detto il vicepremier, Antonio Tajani, dopo che l’esercito israeliano ha colpito basi italiane Unifil in Libano, entrando a Torino nel Grattacielo della Regione Piemonte, dov’è in programma un incontro con il presidente della Regione, Alberto Cirio, con le associazioni di categoria sull’impatto economico della frana del Frejus e della chiusura del tunnel del Monte Bianco.

“Disattesi gli accordi, mi aspetto le scuse da Israele”

“È inaccettabile ciò che è successo a danno di alcune postazioni di Unifil nel Sud del Libano, è inaccettabile che per errore o ancora peggio intenzionalmente vengano colpite basi di Unifil”. Lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera Antonio Tajani, commentando l’attacco israeliano alla missione Unifil in Libano. Il ministro degli Esteri segnala come “da un paio di settimane il governo italiano avvertiva quello israeliano di questo pericolo: io stesso ho chiamato tre volte negli ultimi giorni il mio collega israeliano Israel Katz”. Il risultato però non è stato quello atteso, “mi auguro che adesso da Israele arrivino le scuse e la condanna per quanto è accaduto – prosegue – . Bene che l’ambasciata di Israele abbia annunciato l’apertura di una inchiesta. Israele può difendersi militarmente, ha tutto il diritto di rispondere al barbarico assalto del 7 ottobre. Ma le sue operazioni devono rispettare in ogni momento il diritto internazionale – spiega ancora Tajani – , i civili e in questo caso i contingenti delle Nazioni Unite”. Inoltre la missione Unifil in Libano da parte dell’Italia, “deve andare avanti per garantire la pace e impedire che la situazione degeneri – conclude -. Gli italiani si stanno comportando da veri portatori di pace. Li stiamo seguendo come figli, chiediamo aggiornamenti minuto per minuto”.

Fonte: Ansa

redazione

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