I 30 capi di Stato e di governo dei Paesi alleati si sono riuniti ieri pomeriggio, 14 giugno, a Bruxelles per il summit Nato, il primo in presenza dopo oltre due anni e il primo con la presenza del neo presidente Usa, Joe Biden. Il gelo dell’era Trump è un lontano ricordo.
Il summit è infatti stato voluto come “momento cruciale per l’Alleanza e occasione per aprire un nuovo capitolo”. La riunione dei capi di Stato – come aveva già annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg – ha messo con Russia e Cina al centro della discussione. La Cina oggi ha risposto alla Nato tramite il suo ambasciatore a Londra.
In an age of global competition, Europe and North America must stand strong together in NATO#NATOSummit | #NATO2030 pic.twitter.com/jOQSFJVil0
— NATO (@NATO) June 14, 2021
Russia e Cina
“La nostra relazione con la Russia è al punto più basso dalla fine della Guerra fredda, questo a causa delle sue azioni aggressive”, ha detto Stoltenberg che annuncia comunque il dialogo, “non un segno di debolezza ma di forza”. Con la Cina – ha detto prima dell’apertura della riunione – “ci si può impegnare su clima e controllo armamenti ma il suo comportamento aggressivo e la sua crescente influenza pongono delle sfide all’Alleanza. Non è il nostro avversario, non il nostro nemico”.
“La Cina non condivide i nostri valori. Abbiamo visto la repressione delle proteste democratiche in Hong Kong, la persecuzione delle minoranze in alcune parti del Paese e il controllo della popolazione con la tecnologia e i social media”, ha detto il segretario generale della Nato, ricordando che il tema Cina non è mai stato inserito nel strategic concept (il foglio di rotta dell’Alleanza) e perciò occorre assumere “una posizione comune”.
Biden: “Russia e Cina nuove sfide”
“Voglio che l’Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono. Come nella Seconda Guerra Mondiale”. Così il presidente Usa Joe Biden nel suo incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg a margine del summit di Bruxelles.
Biden, riporta Rai News, ha sottolineato che “una Nato forte è un bene per l’America e un bene anche per l’Europa”. Soprattutto in tempi di nuove sfide, come la Russia “che non sta agendo in modo coerente con quanto avevamo sperato, e pure la Cina”. Biden ha poi lodato l’articolo 5, che sancisce che “un attacco a uno Stato membro Nato è un attacco all’intera Alleanza”, definendolo un “sacro obbligo” e si è congratulato con Stoltenberg per la sua leadership.
The Transatlantic Alliance is the strong foundation on which our collective security and our shared prosperity are built. It’s an honor to be at NATO HQ today, reaffirming America’s commitment to our 29 Allies and our vision for a more secure future. pic.twitter.com/vUJIszZAvT
— President Biden (@POTUS) June 14, 2021
Draghi: “Riaffermare l’alleanza con gli Usa”
Arrivando al quartier generale della Nato per il summit dell’Alleanza Atlantica, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha ribadito l’importanza del summit, che è una “continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state come dire indebolite dalla precedente amministrazione. Pensate che la prima visita del presidente Biden è in Europa, provate a ricordarvi la prima del visita del presidente Trump” riferendosi al viaggio di Donald Trump in Arabia Saudita. Siamo qui – ha concluso – anche per la riaffermazione dell’Ue. L’Unione europea più forte significa una Nato più forte”.