La durissima e coraggiosa nota è firmata da monsignor Sithembele Sipuka, vescovo di Mthatha e presidente della Southern African Catholic Bishops Conference (Sacbc). Nel documento dell’episcopato si denuncia la corruzione che sta divorando i fondi stanziati per assistere i malati di Covid-19 e contrastare la pandemia.
Sos corruzione
Monsignor Sipuka lancia un appello alla mobilitazione di tutti. “Il tempo per lamentarsi della corruzione è giunto al termine. Qualcosa deve essere fatto anche durante questo periodo di Covid. La pandemia pone limitazioni ai movimenti e alle attività. Senza trasgredire le misure di sicurezza, iniziamo a pensare in modo creativo alle azioni che possono essere intraprese. Non possiamo aspettare che l’emergenza sia finita per agire. Il tempo è adesso”. Il presule sudafricano ricorda che “la lotta alla corruzione inizia da ciascuno di noi“. Quindi “preghiamo per essere liberati dalla corruzione. Questo ci consentirà di parlare e agire contro di essa con integrità. Dobbiamo farci carico della ‘pandemia’ della corruzione. C’è la sensazione che il Sudafrica sia ormai conosciuto solo per essa”.
Valori da tutelare
“Dobbiamo agire contro la corruzione. La corruzione è contraria ai valori che rappresentiamo. Come africani, cristiani e come cittadini di un Paese democratico” sottolinea il leader dell’episcopato. “Come africani apprezziamo i valori della filosofia Ubuntu che enfatizza la lealtà e le relazioni reciproche delle persone. E la corruzione sono un insulto a questi valori. Come cristiani crediamo nel servire piuttosto che essere serviti. E i leader corrotti praticano l’esatto opposto di questo valore, Come democratici, riteniamo che i dipendenti pubblici siano responsabili nei nostri confronti. Ma i leader corrotti non si considerano responsabili verso nessuno”. Inoltre in Sudafrica l’appena trascorso mese di agosto è stato dedicato alle donne sempre più attive nella Chiesa. L’occasione è stata il ricordo della marcia del 1956, il 9 agosto, quando donne coraggiose sfilarono per lottare contro l’apartheid. Quest’anno il mese speciale è dedicato proprio ai diritti delle donne e alla parità uomo-donna.