Attualità

E le stelle stanno a brillare

Tante stelle al via di un europeo che si preannuncia spettacolare sotto il profilo tecnico e agonistico, con Francia, Inghilterra, Germania, Spagna e Portogallo che partono leggermente avanti alle altre. Poi c’è l’Italia che la sua parte la vuole fare.

Le stelle in Germania

Ed allora concentriamoci sulle stelle capaci di brillare di luce propria sotto il cielo di Germania. A cominciare dall’inglese Jude Bellingham. Una storia cominciata nel 2003 a Stourbridge, viene notato dal Birmingham e debutta nel professionismo. Diventa uomo e atleta. Segna con continuità, si eleva su tutti gli altri e cattura l’attenzione del Dortmund che lo acquista per 22 milioni di sterline. Con il Borussia esplode e il Real non se lo fa scappare spendendo 103 milioni di euro. Il resto è storia recente. Nel Madrid incide da subito e chiude la stagione vincendo la Champions League. Kylian Mbappé è un altro che brucia le tappe. Cresce ed esplode nel Monaco prima del passaggio al Psg dove vince per sei anni di fila la classifica cannonieri. Mondiale con la Francia nel 2018 in Russia, finalista in Qatar. Nel Psg vince tutto meno che la Champions, quasi stregata. La storia a Parigi finisce e dalla prossima estate sarà un’altra stella alla corte del Real Madrid.

La storia di Toni Kroos

Quella di Toni Kroos è una storia fantastica. Sarà il suo ultimo impegno prima di appendere le scarpette al chiodo. Palmares che mette invidia: sei Champions League, sei coppe del mondo, titoli su titoli a livello nazionale, sia in Germania che in Spagna, Campione del Mondo con la Germania nel 2014, uno dei migliori centrocampisti della sua generazione. Ne sentiremo la mancanza e l’obiettivo per il talentuoso tedesco, è vincere anche in Nazionale dopo averlo fatto con il Real Madrid. Kevin De Bruyne è uno dei migliori prodotti del Belgio. Stella del Manchester City, una bacheca ricca di trofei, cui manca un trofeo continentale con il suo Belgio.

2023 archivio Image Sport / Calcio / qualificazione Euro 2024 / Portogallo / Cristiano Ronaldo / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Ronaldo e Modric: quando la classe non va in pensione

Infine l’eterno Cristiano Ronaldo e Luka Modric, perché la classe non va mai in pensione. Entrambi sono all’ultimo stadio, perché sarà difficile rivederli al prossimo mondiale anche se, mai dire mai, conoscendo la ricchezza tecnica dei due. Modric si carica sulle spalle una Croazia che ha il limite dell’età e cercherà di uscire con un buon risultato dalla kermesse tedesca. Il portoghese, conosce solo una parola, la vittoria. E’ la punta di diamante del Portogallo, che è squadra matura. Ha segnato 35 gol in stagione, a 39 anni. Applausi. E poi occhio a Lewandowski, un’altro che sa come incidere anche se la sua Polonia non parte con grandi speranze.

Massimo Ciccognani

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