Nella mattinata di oggi in seguito a delle esplosioni avvenute in prossimità dell’ospedale militare Sardar Mohammad Dawood Khan di Kabul, il più grande dell’Afghanistan, almeno 19 persone hanno perso la vita e altre 50 sono rimaste ferite. Lo ha detto agli organi di stampa Qari Sayed Khosti, portavoce del ministero degli Interni.
La dinamica dei fatti
Dalle prime risultanze investigative è emerso che le esplosioni potrebbero essere state due, seguite da una serie di raffiche di arma da fuoco. Già quattro anni fa la struttura sanitaria era stata fatta oggetto di un attentato ad opera del sedicente stato islamico, in cui avevano perso la vita cento persone.
Secondo le testimonianze delle persone sul posto le esplosioni e i colpi d’arma da fuoco sarebbero cominciati dal checkpoint in prossimità dell’ospedale.
La rivendicazione
Lo Stato Islamico-Khorasan (Is-K), rivale dei talebani, ha rivendicato l’attentato. In un comunicato diffuso sui propri canali Telegram, il gruppo ha affermato che “cinque combattenti del gruppo dello Stato Islamico hanno effettuato attacchi coordinati simultanei” sul vasto sito.