Spagna: Igor il Russo condannato all’ergastolo per l’omicidio di Aragona

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Norbert Feher, alias Igor il Russo, è stato condannato in Spagna alla massima pena — un ergastolo che potrà essere sospeso a determinate condizioni, nel suo caso, dopo 30 anni — per uno dei tre omicidi di cui è considerato colpevole, avvenuti nel 2017 in Aragona. Per gli altri due assassinii la pena decisa dal giudice è di 25 anni ciascuno.

L’iter giudiziario di Igor il Russo

La settimana scorsa Feher era stato giudicato colpevole da una giuria popolare degli omicidi dell’allevatore José Luis Iranzo e degli agenti della Guardia Civile Víctor Romero e Víctor Jesús Caballero. La Procura aveva chiesto la massima pena per tutti e tre i casi, mentre la difesa aveva sostenuto durante il processo che gli ultimi due furono per legittima difesa.

Il giudice responsabile del suo caso lo ha condannato anche per tre furti con l’uso della forza, con una pena di cinque anni per ognuno dei tre reati. Inoltre, Igor dovrà risarcire le famiglie delle vittime con più di tre milioni di euro. Il criminale di origine serba è in carcere dal dicembre del 2017, quando venne arrestato dopo aver seminato il panico per giorni nella provincia aragonese di Teruel, nell’est della Spagna.

Gli omicidi lungo la strada

Lì era arrivato passando inosservato a tutti, una volta sfuggito a una massiccia caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine italiane nelle campagne emiliane, dove pochi mesi prima aveva commesso altri due omicidi, per i quali è condannato all’ergastolo in appello.

In Spagna, Feher prima sparò a due abitanti della zona di Albalate del Arzobispo, che si salvarono per miracolo. Per questo episodio, giudicato un tentativo di omicidio, è stato condannato a 21 anni. Poi, scatenò la sua furia omicida nei dintorni di Andorra, un paesino situato a pochi chilometri da lì. Dopo aver ucciso tre persone, fuggì a bordo dell’auto di una di loro. Spostatosi verso sud di circa 85 chilometri, ebbe un incidente in piena notte e venne catturato dalle forze dell’ordine spagnole.

L’arresto

Secondo la ricostruzione ufficiale fornita dagli investigatori spagnoli ai carabinieri italiani, Igor è stato preso vivo perché era uscito di strada con il pick-up che aveva appena rubato ed è svenuto. Il serbo è stato catturato alcune ore dopo aver ucciso a El Ventorillo un allevatore e due agenti della Guardia Civil che stavano indagando su alcune rapine commesse nei giorni precedenti. Quando si era trovato di fronte i due agenti e si è visto braccato ‘Igor’ ha fatto fuoco e ha ucciso, come era successo in Italia con la guardia ecologica volontaria Valerio Verri, di pattuglia l’8 aprile nelle valli del Mezzano (Ferrara). Se non fosse svenuto, sono convinti gli investigatori, avrebbe continuato a lottare con le armi: aveva con sé due pistole e altre due le aveva rapinate agli agenti.

Milena Castigli: