La somministrazione del vaccino AstraZeneca è sospesa in tutta Italia. L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Tra questi ci sono Germania e Francia.
L’ Aifa comunica inoltre che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, “incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”
I numeri di AstraZeneca
Dei circa 7,5 milioni di dosi di vaccino attese entro fine marzo in Italia, quasi 2,9 milioni sono di AstraZeneca, secondo i dati del ministero della Salute. Il resto, per 3,8 milioni circa di Pfizer e per meno di 900 mila di Moderna. Senza AstraZeneca il totale delle dosi in arrivo entro marzo passerebbe da 7,5 milioni a 4,6 milioni circa. Nell’ultima settimana (dall’8 al 14 marzo) sono state somministrate in Italia circa 395 mila dosi di Astrazeneca.
Cosa dice il virologo Pregliasco
“Chi ha già fatto il vaccino Astrazeneca non deve preoccuparsi”. Lo ha detto il virologo Fabrizio Pegliasco commentando con Affaritaliani.it lo stop dell’Aifa in via precauzionale in tutta Italia del vaccino AstraZeneca. Pregliasco è Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, oltre che Ricercatore Confermato in Igiene Generale ed applicata all’Università degli Studi di Milano.
Ha inoltre spiegato: “A questo punto credo che valga la pena un’attenzione generalizzata sulla sicurezza del vaccino. Se, come spero e ritengo, sarà riconosciuto non colpevole proseguiremo con le inoculazioni. Ma vista l’agitazione collettiva, i dubbi e le paure meglio questo stop precauzionale che andare avanti diciamo mezzo e mezzo”.
Le indagini dell’OMS
“Dalla nostra ultima conferenza stampa di venerdì, molti altri paesi hanno sospeso l’uso dei vaccini AstraZeneca come misura precauzionale dopo le segnalazioni di coaguli di sangue in persone che avevano ricevuto il vaccino da due lotti prodotti in Europa. Questo non significa necessariamente che questi eventi siano collegati alla vaccinazione anti-COVID, ma è pratica di routine indagare su di essi e questo mostra che il sistema di sorveglianza funziona e che sono in atto controlli efficaci”. Lo ha spiegato il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.