Confiscati beni per 13 milioni di euro a Salvatore Nicitra, ritenuto uno degli ex boss della banda della Magliana, e a due presunti sodali. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito il decreto questa mattina, decreto emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.
La Banda della Magliana
La Banda della Magliana fu un’organizzazione criminale mafiosa nata ed operante a Roma e nel resto del Lazio dal 1977 al 1993. Il nome, attribuito dalla stampa dell’epoca, deriva dall’omonimo quartiere romano nel quale risiedevano alcuni dei fondatori e la maggior parte dei membri.
Le attività criminali andavano dai sequestri di persona al controllo del gioco d’azzardo e delle scommesse ippiche, dalle rapine al traffico di droga; col tempo la banda estese la propria rete di contatti alle principali organizzazioni criminali italiane, da Cosa nostra alla camorra, oltre a numerose collaborazioni con elementi della destra eversiva.
La confisca dei beni
Confiscati beni, mobili e immobili, per un valore di circa 13 milioni di euro, a carico di Salvatore Nicitra, Rosario Zarbo, Francesco e Rosario Inguanta (padre e figlio). Lo stesso decreto dispone per loro la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di ps, con obbligo di soggiorno per tre anni nel Comune di residenza.
Le misure, è stato reso noto tramite comunicato stampa, sono la conseguenza di un’indagine che nel febbraio 2020 portò a 38 misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti a un’associazione con a capo Nicitra che gestiva la distribuzione e la gestione, con modalità mafiose, delle apparecchiature per il gioco d’azzardo.
Il business delle slot machines
Nello specifico, Nicitra negli anni avrebbe monopolizzato l’area a Nord della Capitale, assumendo il controllo di slot machine, videolottery, giochi e scommesse on line, imposte con carattere di esclusività e modalità mafiose, alle attività commerciali di Roma e provincia. I beni, oggi oggetto di confisca, sono parte di quelli che i Carabinieri sequestrarono contestualmente agli arresti su disposizione dello stesso Tribunale.
Il plauso della sindaca Raggi
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, si è congratulata via Twitter con le forze dell’ordine per l’operazione odierna. “Ringrazio Carabinieri e Dda. Avanti insieme contro la criminalità”, ha scritto la Raggi riportando l’hashtag “Fuori la mafia da Roma“.