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Situazione critica a Kiev: capitale di nuovo al buio

"Sosterremo l'Ucraina fino alla fine, non arretreremo. La Nato è qui, la Nato è vigile. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bucarest, al congresso Aspen

“Sosterremo l’Ucraina fino alla fine, non arretreremo. La Nato è qui, la Nato è vigile. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bucarest, al congresso Aspen.

Situazione critica a Kiev

La situazione rimane critica a Kiev. La capitale è di nuovo al buio a partire da oggi: la società per l’energia elettrica ucraina Dtek ha annunciato questa mattina la ripresa delle interruzioni della corrente. L’Onu fa sapere che sul campo si contano quasi 7 mila civili uccisi dall’inizio della guerra.

“A partire da oggi a Kiev riprendono le interruzioni della corrente di emergenza, si sta facendo tutto il possibile per garantire l’elettricità a ciascun utente per 2-3 ore due volte al giorno. I programmi di blackout per la stabilizzazione non funzionano”, ha reso noto Dtek, citata da Unian. “Non appena riusciremo a riequilibrare la situazione, torneremo al piano a orari”, ha aggiunto la società. I blackout riprendono nella capitale per la prima volta dal 23 novembre.

Bucha 04/04/2022 – guerra in Ucraina / foto ufficio stampa Presidente Ucraina/Imago/Image. Nella foto: Volodymyr Zelensky

Onu: “Almeno 6.655 civili morti in Ucraina”

Intanto sul campo, almeno 6.655 civili sono morti e altri 10.368 sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, ha reso noto oggi l’Onu, come riporta il Kyiv Independent. L’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani sottolinea che i dati reali sono probabilmente molto più alti, anche perché molte segnalazioni di vittime civili devono ancora essere confermate.

Stoltenberg: “Il presidente Putin sta fallendo”

Il presidente Putin sta fallendo nella sua brutale guerra di aggressione. E sta rispondendo con maggiore brutalità. Vediamo un’ondata dopo l’altra di attacchi missilistici deliberati contro città e infrastrutture civili: case, ospedali e reti elettriche. È terribile per l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bucarest, al congresso Aspen.

“E se lasciamo che Putin vinca, tutti noi pagheremo un prezzo molto più alto, per molti anni a venire. Perché la lezione appresa dal Presidente Putin e da altri leader autoritari sarebbe che possono raggiungere i loro obiettivi usando la forza bruta. Quindi saranno incoraggiati a usare ancora di più la forza. Questo renderà il nostro mondo più pericoloso. E tutti noi più vulnerabili”.

“Pertanto è nel nostro interesse di sicurezza a lungo termine sostenere l’Ucraina. Sappiamo che la maggior parte delle guerre finisce al tavolo dei negoziati. Ma ciò che accade al tavolo dei negoziati è inestricabilmente legato a ciò che accade sul campo di battaglia: per creare le condizioni per una pace duratura, che garantisca all’Ucraina di prevalere come Stato sovrano indipendente, dobbiamo continuare a fornire sostegno militare all’Ucraina”.

La guerra della Russia contro l’Ucraina non ci ha fatto dimenticare gli altri partner che devono affrontare le pressioni, le intimidazioni e le aggressioni russe. Anzi, ha reso i nostri partenariati ancora più importanti. Ecco perché i ministri degli Esteri della Nato si incontreranno con la loro controparte ucraina, oltre che con la Georgia, la Moldavia e la Bosnia-Erzegovina. Per affrontare le sfide che abbiamo di fronte. E per rafforzare il nostro sostegno. Per la loro resilienza, l’indipendenza politica e la modernizzazione delle loro forze armate. In modo che possano difendersi meglio. Se loro sono più sicuri, noi saremo più sicuri”, ha concluso Stoltenberg da Bucarest.

La mediazione

“Questo non è il momento di parlare di negoziati tra Russia e Ucraina ma di concentrarci sull’aiuto da dare all’Ucraina in vista dell’inverno”. Lo fa sapere all’ANSA un’alta fonte diplomatica della Nato, sottolineando che la guerra probabilmente durerà “oltre la primavera”. “Non si sta discutendo se sostenere o meno Kiev nel suo obiettivo di riprendere la Crimea semplicemente perché non siamo arrivati a quel punto e bisogna procedere un passo alla volta”, prosegue la fonte commentando le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

A Berlino intanto è iniziato il G7 Giustizia. Le inchieste sui crimini di guerra in Ucraina vanno coordinate meglio, secondo quanto ha spiegato il ministro liberale tedesco, Marco Buschmann. “I criminali di guerra non dovranno restare impuniti”, ha aggiunto. Al vertice partecipa il ministro italiano Carlo Nordio.

Fonte: Ansa

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