Il Settebello strizza l’occhio all’oro

Domani l'esordio contro gli Stati per il "sette" di Sandro Campagna

Foto Insidefoto/Image Sport. Nella foto: Sandro Campagna

Quando parli di Settebello, ti brillano gli occhi. Perché la storia non si cancella, si alimenta annata dopo annata, ma quella della pallanuoto, è una bellissima e meravigliosa storia scritta a pelo d’acqua. A Parigi l’Italia arriva con al collo medaglie di sostanza: tre ori olimpici (48. 60 e 92), oltre a due argenti e tre bronzi. E poi le quattro medaglie d’oro a livello mondiale (78, 94, 2011 e 2019), oltre a quattro medaglie d’argento e una di bronzo, per continuare con gli europei dove ha portato in dote 3 ori, 2 argenti e 7 medaglie di bronzo. Numeri che bastano e avanzano per considerare l’Italia tra le possibili medaglie. Non che in acqua vada la storia, ma è chiaro che un “sette” così merita tanta fiducia. Il ricordo di Rio, bronzo, è ancora fresco nella memoria, ma il sette di Sandro Campagna ne ha fatta di strana e riparte da quell’argento mondiale conquistato pochi mesi fa a Doha. Che basta ed avanza per dire che l’Italia c’è, eccome.

Il team di mister Sandro Campagna

Squadra che vince non si tocca, così Sandro Campagna ha portato a Parigi 13 atleti, con la sola novità dell’esordiente Tommaso Gianazza inserito nel contesto di un gruppo di veterani, solido, compatto, già rodato. Sono cinque i pallanuotisti in acqua nel 2016 a Rio quando l’Italia conquistò il suo ultimo podio: i centrocavasca Alessandro Velotto e Andrea Fondelli, l’attaccante e capitano Francesco Di Fulvio, che agli ultimi mondiali è stato premiato come miglior giocatore del torneo, il difensore Nicholas Presciutti e il portiere Marco Del Lungo, nominato miglior portiere agli ultimi Mondiali di Doha di quest’anno dove l’Italia ha strappato il pass per Parigi. Una squadra di carattere, con tante belle individualità, ma nella pallanuoto spesso e volentieri, la spunta chi ha il portiere migliore. E l’Italia ce l’ha, perché Marco De Lungo è senza ombra di dubbio il migliore in assoluto, non solo per il riconoscimento ottenuto in Qatar, ma perché è diventato con il passare degli anni, un muro invalicabile.

Credit: SERGIO OLIVERIO

A Parigi per salire sul podio più alto

Il portiere della Pro Recco, che pure sta vivendo un momento non certo dei migliori, con il serio rischio di ridimensionare le proprie ambizioni dopo l’annuncio del presidente Felugo di un vero e proprio ridimensionamento dopo che il patron Volpi ha annunciato di volersi disimpegnare dopo gli investimenti pesanti degli ultimi anni. Ma questa è un’altra storia che c’entra poco con i Giochi di Parigi, dove pure sono presenti ben sei pezzi di quel Recco: Condemi, Di Fulvio, Fondelli, Gratta, Presciutti, Gonzalo Echenique oltre il portierone Marco Del Lungo. A Parigi per vincere, per salire sul podio, magari quello più alto. Lo garantisce il lavoro di Campagna, lo certifica l’impegno e la dedizione di un Sette che all’Aquatics Centre e all’Arena La Défense, vuole dimostrare con i fatti, di essere anche bello. Le mani di Del Lungo sulla medaglia, quelle di Di Fulvio e compagni per alimentare un sogno, quello di tornare a casa col metallo più pregiato. Si gioca da domani 28 luglio all’11 agosto con gli Azzurri che dovranno affrontare Stati Uniti (domani, ore 15, Croazia (30/7, ore 12.05, Montenegro (1/8, ore 16.35), Romania (3/8, ore 21.05), Grecia (5/8, ore 15.10).