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Serie A, il Milan corsaro all’Olimpico: 1-2 alla Roma e replica all’Inter

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Lassù, dove tutto è ovviamente più bello, continua a rimanere l’Inter di Antonio Conte che al Meazza ha travolto il Genoa (c he pure non perdeva da sette giornate) per 3-0 per effetto dei gol del solito Lukaku, quindi Darmian e Sanchez. Nerazzurri che restano a più quattro sulla immediata inseguitrice, il Milan che ha riscatto le sconfitte con Spezia e Inter, andando a vincere per 2-1 all’Olimpico.

La domenica di Serie A

Appaiate al quarto posto Juventus e Atalanta con i bianconeri che al Bentegodi hanno perso l’occasione per avvicinarsi ulteriormente al Milan e mandare un messaggio chiaro alle avversarie. Col Verona finisce 1-1 e non basta ai campioni d’Italia il gol del solito Cristiano Ronaldo per togliere le castagne dal fuoco a Pirlo, ripreso nel finale dal gol di Barak che regala alla formazione di Juric il nono posto.

L’Atalanta scorda il Real

Vola invece l’Atalanta che dimentica la sconfitta con il Real, imponendosi nel Marassi blucerchiato battendo per 2-0 la Samp (Malinovskyi e Gosens) dando l’ennesima prova di forza. In coda successo importante del Cagliari del nuovo corso. Inizia infatti con una vittoria l’avventura sarda di Semplici che passa a Crotone per 2-0 e spedisce all’inferno la formazione calabrese. Decidono i gol di Pavoletti e Joao Pedro grazie ai quali i cagliaritani, pur rimanendo terz’ultimi, accorciano a -2 dal Torino che però ha una partita in meno, quella contro il Sassuolo rinviata per eccesso di positivi al Covid.

Lazio k.o., il Napoli si rialza

E a rischio, per i granata, anche l’infrasettimanale dell’Olimpico contro la Lazio. Ma stavolta, non potrà esserci rinvio: se il Torino non potrà presentarsi a Roma, sarà 3-0 a tavolino per la squadra di Inzaghi. Che intanto, dopo il flop Champions contro il Bayern, ha rimediato una sonora sconfitta al Dall’Ara per mano di un Bologna mai domo: 2-0 per l’ex Mihajlovic che ha fatto festa per 2-0 e tarpato le ali al volo dell’Aquila biancoceleste, raggiunta al sesto posto dal Napoli che ha fatto suo il derby con il Benevento per 2-0 grazie ai timbri di Mertens e Politano. Nelle altre partite, lo Spezia in rimonta riprende il Parma (2-2), mentre l’Udinese grazie a Nestorovski piega l’altalenante Fiorentina.

Roma-Milan

Infine il match dell’Olimpico. L’attesa non è andata delusa e ne è uscita fuori una partita combattuta fino alla fine. L’ha spuntata il Milan (2-1), più ordinato, attento, più quadrato. Prima mezz’ora solo rossonera. Pressing alto asfissiante, politica della marcatura attenta. Il Milan fa la partita, segna in avvio due gol per altrettanti errori romanisti, ma entrambi in fuorigioco anche se si intuisce che per la Roma non sarà facile. Dopo i gol annullati, giustamente, a Tomori e Ibra, anche la traversa di Kjaer. La Roma si desta dal torpore dopo mezz’ora, trova il gol con Mkhitaryan, ma anche in questo caso Guida ferma tutto per un fallo di Mancini su Theo. Adesso meglio la Roma che potrebbe passare, ma Mkhitaryan si divora il vantaggio mandando fuori un filtrante preciso di Karsdorp. E al tramonto della prima frazione, ecco il vantaggio rossonero. Calabria va giù dopo con un contatto con Fazio, Guida va a rivedere al var e indica il dischetto. Kessie trasforma. Vantaggio meritato per volume di gioco e occasioni create.

La Roma riparte di slancio nella ripresa e trova subito il pari. Gran giocata di Spinazzola per Veretout  che piazza il destro che batte Donnarumma: 1-1.Ancora un errore romanista per il vantaggio Milan. Pau Lopez sbaglia il rinvio, passa a Saelemaekers che vede a rimorchio Rebic, diagonale chirurgico: 2-1 Milan. La Roma cambia tardi: El Shaarawy e Pedro entrano a meno di venti e dieci dalla fine con la Roma che produce l’ultimo disperato assalto. Ci pensa Donnarumma a blindare la porta rossonera, prima neutralizzando una conclusione di Mkhitaryan, poi in pieno recupero, si esalta sull’armeno e nega alla Roma un pari che nella ripresa avrebbe meritato. Vince il Milan che resta a meno quattro dall’Inter. La Roma scivola al quinto posto scavalcata dall’Atalanta e col fiato sul collo di Napoli e Lazio.

Massimo Ciccognani: