Stavolta la battuta è perfetta. Nel segno di un capitano ferito dalle critiche dopo il rigore sbagliato a Reggio nella finale di Supercoppa. Ma stavolta si è rifatto, con gli interessi, perché solo un capitano vero ci mette sempre la faccia. Come Lorenzo Insigne che stavolta firma un gol pesantissimo che regala al Napoli tre punti d’oro, l’aggancio a Roma e Lazio al quarto posto, ma soprattutto riportano entusiasmo in un ambiente troppo volubile. La vince il Napoli che frena la rincorsa della Juventus, che rimane terza in graduatoria, ma perde un’altra occasione per far sentire il fiato sul collo alle milanesi.
Napoli e Juve, gli schieramenti
Gattuso sceglie un Napoli molto offensivo. Bakayoko unico centrocampista difensivo, dentro Politano e non Elmas. Osimhen dal 1′. Così bel 4-2-3-1 azzurro, tra i pali c’è Meret, che prende il posto di Ospina che si ferma durante il riscaldamento, per un problema alla coscia. Nei quattro dietro, Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui. Un immenso Bakayoko e Zielinski a fare da cerniera davanti alla difesa, Politano, Insigne e Lozano alle spalle di Osimhen. Risponde Pirlo, con il solito 4-4-2.
Bernardeschi è preferito a McKennie, mentre davanti tocca a Morata e Ronaldo provare a far male alla difesa azzurra. Szczesny tra i pali, Cuadrado, De Ligt, Chiellini e Danilo sulla linea difensiva, come detto Bernardeschi affianca in mezzo Bentancur, Rabiot e Chiesa.
Insigne, penalty perfetto
Non bellissima la prima frazione. Napoli che imposta comn calma, Juve che attende compatta senza offrire varchi buoni per la squadra di Gattuso. Meglio i bianconeri in avvio che gestiscono meglio il pallone e si fanno vedere con insistenza dalle parti di Meret, col Napoli che gioca d’attesa, quasi a voler far sfogare gli avversari. Il Napoli cresce con il passare dei minuti e mette la Juve alle corde tanto che i bianconeri non riescono ad uscire con regolarità. In campo c’è equilibrio che si rompe solo poco prima della mezz’ora quando Chiellini, pessima gara la sua, sbraccia in area e colpisce Rrahamni sugli sviluppi di un angolo. Va a terra il difensore del Napoli con l’arbitro Dovere che viene richiamato dal var: va a rivedere l’azione e fischia rigore e giallo per Chiellini. Dal dischetto stavolta fredda e precisa la battuta di Insigne: 1-0 Napoli. Juve colpita e in affanno. I bianconeri non sono piaciuti in questo primo tempo, lasciando troppo spazio all’iniziativa napoletana.
Scatto Napoli, il Milan scivola
E’ un’altra partita quella della ripresa, ma la Juve è imprecisa. Sbaglia Ronaldo ad un metro da Meret che poi ci mette tanto del suo andando a chiudere in un paio di occasioni salvando la propria porta, prima su Chiesa poi sul subentrato Alex Sandro. Juve che chiude tutta in avanti, ancora Mereti protagonista su Chiesa e non bastano sei di recupero alla Juve per riprenderla. La vince il Napoli, con i denti, col cuore e si rimette in corsa. Per la Juve è forse la sconfitta che potrebbe significare addio ai sogni scudetto. Ad aiutarla però ci pensa il Milan, che scivola in Liguria sotto i colpi dello Spezia: i gol di Maggiore e Bastoni premiano la formazione di Italiano sull’11 di Pioli, mai in partita. E ora se la può ridere l’Inter, che davanti si troverà però uno scoglio di nome Lazio.