Ancora tanti gol nella pazza domenica, la sesta, del calcio italiano. Un “vecchietto” di 39 anni, permette al Milan di passare allo scadere a Udine e mantenere la testa della classifica. Ibrahimovic capocannoniere con 7 gol. Un altro “vecchietto”, Cristiano Ronaldo, rientra dopo l’assenza Covid, firma due gol e rilancia la Juve che passa a La Spezia (4-1) dopo un avvio di pura sofferenza. Nella pazza domenica, capitolo speciale per Torino-Lazio, con i granata avanti 3-2 all’87’, ripresi e scavalcati dai biancocelesti che al novantacinquesimo trovano il gol del sorpasso. Torna a ruggire la Roma che batte più nettamente di quanto non dica il finale la Fiorentina, mentre cade al San Paolo il Napoli che si fa uccellare dal volitivo Sassuolo, che nonostante le assenze piazza il colpo e vola in solitaria al secondo posto alle spalle del Milan, a meno due dai rossoneri. In virtù di questi risultati, Milan in testa con 16 punti, quindi il sorprendente Sassuolo secondo a 14 punti, Juve e Atalanta 12, Roma, Inter e Napoli 11, Lazio 10. C’è di che divertirsi. E stasera occhio alla Samp impegnata nel derby della lanterna contro il Genoa. Vincendo, Ranieri aggancerebbe Juve e Atalanta.
Milan al comando
Al comando resta il Milan di Pioli che passa nel finale alla Dacia Arena. Decisive le reti di Kessié nel primo tempo e Ibrahimovic alla ripresa. I rossoneri, reduci da cinque vittorie e un pareggio, continuano a essere imbattuti in Serie A. La sblocca Kessiè: Bennacer trova Ibrahimovic che stoppa la palla di petto, si libera di Stryger Larsen e scarica per il numero 79 rossonero. Il centrocampista ivoriano apre il piatto e spiazza Musso, trovando il secondo centro stagionale. Nella ripresa l’Udinese la riprende grazie ad un calcio di rigore trasformato da De Paul dopo un fallo di Romagnoli su Pussetto. Il gol partita per i rossoneri arriva a sette dalla fine, quando Ibra in area cattura una palla vacante e in rovesciata anticipa Becao e la mette in rete per il definitivo 2-1.
Ronaldo stende lo Spezia
A Cesena, torna Ronaldo e anche la Juve torna alla vittoria battendo nettamente lo Spezia per 4-1. Morata porta avanti i bianconeri che poi subiscono il ritorno dei liguri che trovano il pari con Pobega. Il match si sblocca al quindicesimo: Pirlo decide di gettare nella mischia Ronaldo che impiega appena due minuti per mettere il timbro. Juve in discesa, Rabiot firma il 3-1 dopo una bella azione personale e ancora Ronaldo, doppietta per lui, su rigore cala il poker.
Pazza Lazio
Ma la più pazza delle partite è quella dell’Olimpico Grande Torino, dove la Lazio, con una straordinaria rimonta in pieno recupero, conquista tre punti d’oro battendo per 4-3 il Torio che al minuto 93 era avanti per 3-2. Pereora porta avanti Inzaghi, Bremer di testa la rimette in parità, mentre Belotti, prima subisce fallo da Pereira, poi trasforma il rigore concesso senza esitazione da Chiffi. Nella ripresa subito il pari laziale con una perla di Milinkovic su calcio di punizione. Poi il finale degno del miglior Dario Argento. A tre dalla fine Lukic ruba palla a Hoedt, salta Reina e firma il 3-2 granata. Finita? Manco per idea, perché al 93’ Chiffi con l’ausilio del Var, decreta un rigore anche per la Lazio per un tocco di mani in area di Nkoulou. Dal dischetto Immobile fa 3-3. Ma il sipario cala solo al minuto 98, quando Caicedo, da terra, in area, trova lo spazio per battere a rete beffando Sirigu e il Toro.
Roma dominante
Dopo il pari di San Siro contro il Milan, la Roma ripete la prestazione e conquista tre punti fondamentali nella corsa al quarto posto battendo la Fiorentina all’Olimpico per 2-0, per effetto dei gol messi a segno da Spinazzola nel primo tenpo, di Pedro nella ripresa, ma punteggio bugiardo visto il netto dominio giallorosso, sia per volume di gioco che per occasioni create. Da un errore di Milenkovic e Martinez Cuarta che vanno entrambi su Dzeko, nasce il vantaggio romanista. La palla passa senza che nessuno dei tre riesca ad intercettarla, si inserisce coi tempi giusti Spinazzola che buca Dragowski sul primo palo. La Roma domina la scena, Dragowski salva a più riprese la porta viola e il raddoppio Roma arriva nella parte discendente della ripresa. L’azione è da manuale del calcio: Veretout lancia Dzeko che si mette a fare il trequartista, palla a Mkhitaryan che vede a rimorchio l’inserimento di Pedro che la mette dentro. Azione da manuale e 2-0 Roma.
Napoli a picco, Sassuolo da vetta
Flop Napoli che al San Paolo lascia l’intera posta al sorprendente Sassuolo che passa per 2-0 a vola a ridosso del Milan. Un brutto primo tempo, con il Napoli due volte vicino al vantaggio con Osihmen e ripresa che si apre con il rigore trasformato da Locatelli che porta avanti gli emiliani. Il Napoli ruggisce, cerca il pari, ma non graffia, occasionissima Manolas nel finale, con il greco che trova la via del gol, annullato per posizione di offside. Sei minuti di recupero al san Paolo, quelli che bastano al Sassuolo per mettere il punto esclamativo sul match, con il contropiede vincente di Maxine Lopez che gela il San Paolo e manda in paradiso De Zerbi.