Il governo “non ha mai parlato di doppi turni” per la ripresa della scuola a settembre, puntualizza il ministro chiarendo i termini della futura gestione dell’emergenza coronavirus . L’ipotesi è quella di dividere le classi. “Una metà degli studenti per metà settimana andrebbe a scuola, poi l’altra metà. E comunque si terrebbero sempre gli studenti che sono a distanza collegati, così la socialità resta”.
Il 4 maggio “piano piano l’Italia riaprirà”, ma non sarà “un libera tutti, vedremo che cosa accadrà nelle prossime due settimane”. Quanto al problema della dispersione scolastica, Azzolina ha evidenziato che, al di là dell’emergenza sanitaria, il nostro Paese era già “fuori ogni media. Sto lavorando perché non aumenti. Nessuno studente deve rimanere indietro”. “Se pensiamo da dove siamo partiti” la didattica a distanza “è stata un grande successo“, la scuola “non era preparata”, conclude Lucia Azzolina.