Non c’è nessun rischio per l’apertura dell’anno scolastico. E’ quanto ha affermato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, al Tg1. “Abbiamo il dovere morale di riaprire è una priorità assoluta del governo. Certamente è una operazione complessa ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata”, ha aggiunto.
Mascherine e norme di sicurezza
La ministra, inoltre, ha assicurato che verranno distribuite 11 milioni di mascherine, sono state allargate le aule e sono stati cercati nuovi spazi affinché gli studenti seduti al banco possano abbassare la mascherina quando si trovano a un metro di distanza dagli altri. Se vuoi fornirti di mascherine, siti come questo ti permettono di acquistarle online, potendo scegliere tra numerosi modelli quello più adatto alle tue esigenze.
Rispondendo ad una domanda sui timori dei dirigenti scolastici, la ministra ha chiarito: “Non devono temere, abbiamo varato norme per evitare responsabilità penali ai dirigenti scolastici”. Il governo è poi al lavoro per potenziare l’organico. “Stiamo assumendo fino a 100 mila persone a tempo indeterminato e altre a tempo determinato e abbiamo digitalizzato le procedure: il sistema è più rapido”.
Il commissario straordinario al Meeting di Rimini
Della riapertura delle scuole ha parlato anche il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini. “L’obiettivo è riaprire le scuole il 14 settembre con il massimo livello di sicurezza possibile ed io sono convinto che riusciremo a conseguirlo”, ha affermato, sottolineando che la riapertura “non è solo necessaria per il fine pure altissimo dell’istruzione, ma perché è il primo ritorno collettivo alla normalità. La vita delle famiglie torna normale se i ragazzi la mattina possono andare a scuole e il pomeriggio studiare. Certamente – ha aggiunto – è necessario che la riapertura che sia accompagnata da una serie di strumenti, che consentono un accettabile livello di sicurezza.. Cerchiamo di lavorare come comunità per questo obiettivo, senza beghe dialettiche e conflitti tra le parti”.