“Scegliamo la vita”, Gandolfini: “Popolo vita c’è, prima cosa sia applicare legge su palliative”

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“La manifestazione nasce sotto lo slogan Scegliamo la vita perché vogliamo lanciare un messaggio chiaro che chiunque può comprendere, scegliere la vita significa investire su qualcosa che è bene per la persona, per la famiglia e per il paese intero. Vogliamo contrastare tutte quelle derive legislative, normative che invece feriscono, annullano la vita dal concepimento alla morte naturale”. Lo dice, riportato da Ansa, Massimo Gandolfini, uno dei portavoce della manifestazione nazionale in corso a Roma per manifestare contro aborto, eutanasia e inverno demografico.

“Faccio riferimento – spiega Gandolfini- alle leggi che favoriscono l’aborto, favoriscono il suicidio assistito, l’eutanasia, la morte volontaria e quella medicalmente assistita che è un assurdo solo pensarlo. Perché questo messaggio oggi? Perché in questo momento? Innanzitutto perché è maggio e ci ricordiamo che fu il 22 maggio 1978 il giorno in cui fu approvata la legge sulla interruzione volontaria della gravidanza”. “E poi – continua – questo momento è significativo, in Italia si sta per affrontare il tema del fine vita attraverso appunto questo disegno di legge che introduce il suicidio assistito. Noi vogliamo dimostrare che il popolo della vita c’è, che non è assolutamente d’accordo, che noi prendiamo in carico le persone che soffrono e che la risposta alla sofferenza non è la morte ma è l’accudimento, è la medicina palliativa, è l’applicazione della legge 38 del 2010. È bene che il pubblico sappia che questa legge approvata nel 2010 è stata finanziata per il 20 per cento, l’80 per cento è stata totalmente dimenticata. Beh, vogliamo che, se vogliamo essere davvero un Paese civile, la prima cosa da fare è proprio quella”.

Milena Castigli: