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Scandalo Epstein, procura di New York: “Principe Andrea non collabora”

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Il principe Andrea duca di York ha “completamente chiuso la porta” alla cooperazione con la procura di New York. Lo rendono noto gli inquirenti che ora stanno valutando ulteriori opzioni nelle indagini sui complici del suo amico Epstein, il finanziere suicidatosi in cella mentre attendeva il processo per traffico sessuale di minorenni.

La vicenda

Il principe Andrea – per esteso Andrew Albert Christian Edward Mountbatten-Windsor – è nato a Londra il 19 febbraio 1960. È il terzogenito della Regina Elisabetta II e il Principe Filippo. Il 23 luglio 1986 Andrea sposò Sarah Ferguson, conquistando in quel momento il titolo di duca di York, conte di Inverness e barone di Killyleagh. Nel 1988 la coppia ha messo al mondo Beatrice di York, oggi fida consigliere di suo padre. Ed Eugenie (1990). Nel 1992 divorziarono. Quando è scoppiato lo scandalo Epstein, la prima reazione da Buckingham Palace è stata di sdegno. Lo scandalo è iniziato con le accuse di Virginia Roberts, oggi coniugata Giuffre, che ha dichiarato di essere stata offerta da Epstein ad Andrea quando aveva 17 anni. Il principe su questo punto respinge ogni accusa, così come aveva fatto dopo la prima condanna di Epstein, quando il Mail On Sunday aveva diffuso un video del 6 dicembre 2010 che lo ritraeva abbracciato a Virginia, allora minorenne, a casa di Ghislaine Maxwell, ex fidanzata di Epstein, che secondo le accuse avrebbe avuto un ruolo chiave nel procurare le ragazze per gli incontri. La Regina si è schierata dalla parte del figlio, facendosi fotografare in macchina con lui. Ma alla notizia del suicidio del miliardario, qualcosa è cambiato. Sotto la spinta della primogenita Beatrice, Andrea ha concesso un’intervista sul caso Epstein alla Bbc: “Il problema è che sono rimasto con lui anche dopo che era stato condannanto una prima volta. Non è appropriato per un membro della famiglia reale perché noi cerchiamo di mantenere standard alti, li ho delusi tutti”. Dopo, il silenzio.

Milena Castigli: