Un viaggio da incubo“. E' questo quello che hanno affrontato, come descritto dai loro racconti, i 403 migranti che oggi sono sbarcati al porto di Taranto dalla Ocean Viking. Salvati nei giorni scorsi nel Mediterraneo, in cinque distinte e complicate operazioni notturne, molti dei migranti erano stipati in carrette del mare piene d'acqua che più volte sono state sul punto di ribaltarsi.
Le condizioni dei migranti
Tra loro anche donne e bambini. Alcuni soffrivano di ipotermia e mal di mare ed erano coperti di carburante. Tra loro, allo sbarco, gli operatori sanitari hanno rilevato due casi di tubercolosi e alcuni casi di ustioni da idrocarburi, dovute al contatto tra la benzina a bordo e l'acqua di mare. In generale, però, le condizioni dei migranti sono state definite abbastanza buone. Ora, i minori, che sono oltre un terzo degli sbarcati, saranno destinati a comunità educative di Taranto e provincia, gli adulti saranno trasferii in bus all'hotspot dove resteranno per 48-72 ore per le procedure di identificazione prima di essere dislocati in altri centri.
Lo sbarco
La Ocean Viking – nave Ong di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere – ha attraccato al molo San Cataldo di Taranto, porto sicuro dove sono sbarcate le 403 persone soccorse nel Mediterraneo: 216 uomini, 38 donne e 149 bambini. Provengono da Marocco, Senegal, Burkina Faso, Kenya, Nigeria, Mali e Somalia.