Una ragazza è stata arrestata per l’omicidio ieri di Vladlen Tatarsky. Il blogger ultranazionalista russo rimasto ucciso oggi in un attentato in un caffè a San Pietroburgo si chiamava Maksim Fomin, e utilizzava lo pseudomino di “Vladlen Tatarsky” (un nome che deriva da un grande romanzo di Viktor Pelevin). Con una lunga esperienza di guerra nel Donbass dal 2014 al 2015, al fianco dei separatisti del Donetsk, era diventato uno dei blogger militari filo-Mosca più seguiti, con centinaia di migliaia di follower, ed era considerato molto vicino al capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin.
Giovane donna arrestata per omicidio Tatarsky
Le forze di sicurezza russe hanno arrestato una ragazza di 26 anni, Daria Trepova, residente a San Pietroburgo, sospettata dell’omicidio del propagandista Vladlen Tatarsky avvenuto ieri. Lo riporta Ukrainska Pravda citando alcuni media russi tra cui Interfax, che a sua volta cita una “fonte informata”. Secondo la fonte, la donna avrebbe portato al caffè una scatola con un busto di Tatarsky, in cui era montato un ordigno esplosivo. Non c’è ancora una conferma ufficiale di queste informazioni. Secondo altri media Daria Trepova era stata precedentemente arrestata il 24 febbraio durante una manifestazione contro la guerra.
L’esplosione del bar
Il noto blogger nazionalista e corrispondente di guerra russo, Vladlen Tatarsky, è rimasto ucciso ieri nell’esplosione in un bar caffè a San Pietroburgo, vicino all’Università. Lo riferiscono i servizi di emergenza citati dai media russi. L’agenzia Tass precisa che l’esplosione è stata causata da oltre 200 grammi di Tnt. E’ di almeno 30 il bilancio dei feriti.
Il ministero dell’Interno russo ha confermato la morte del blogger e “corrispondente di guerra” Vladlen Tatarsky nell’esplosione nel caffè nel centro di San Pietroburgo. Lo riferisce la Tass. “Alle 18.13 del 2 aprile 2023, la polizia ha ricevuto un’informazione in merito a un’esplosione sull’argine di Universitetsjaya. Come risultato, una persona è morta. Era il corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky. Sedici persone sono rimaste ferite”, ha detto il servizio stampa del ministero alla Tass
Il media ucraino Ukrainska Pravda scrive che “nel centro di San Pietroburgo, è avvenuta un’esplosione in un bar-caffè che apparteneva a Yevgeny Prigozhin”, causando la morte del noto blogger nazionalista russo Vladlen Tatarsky”. Yevgeny Prigozhin è il capo della milizia privata russa Wagner.
“Probabilmente” sarebbe stata “una ragazza” a portare l’ordigno che ha ucciso il blogger ultranazionalista russo Vladlen Tatarsky, oggi un caffè di San Pietroburgo. Lo ha reso noto una fonte citata dall’agenzia russa Ria Novosti. “C’era una statuetta nella scatola: un regalo destinato al signor Tatarsky”, ha aggiunto la stessa fonte. Secondo i primi elementi comunicati, “alle 18:13 locali, la polizia del distretto di Vasileostrovskiï ha ricevuto informazioni su un’esplosione in un caffè sull’argine Universitetskaïa, al numero 25”. Secondo i dettagli forniti alla Tass dalla procura locale, l’esplosione è avvenuta nel caffè “Street Food Bar No. 1” situato lungo la Neva, non lontano dal centro storico di San Pietroburgo.
Il gruppo Cyber, Front Z, che sui social si autodefinisce “i soldati dell’informazione russa”, ha dichiarato di aver affittato il caffè per la serata. “C’è stato un attacco terroristico. Abbiamo preso alcune misure di sicurezza ma purtroppo non sono bastate”, ha detto il gruppo su Telegram. Il procuratore di San Pietroburgo Viktor Melnik si è recato sul posto, ha riferito l’agenzia di stampa Tass, aggiungendo che “è stata avviata un’indagine”.
Tatarsky era stato invitato al Cremlino in occasione della cerimonia con cui Vladimir Putin firmò l’annessione unilaterale delle quattro regioni ucraine del Donbass (Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia) lo scorso settembre. In quell’occasione, ricorda la Tass, il blogger girò un video del discorso del presidente russo.
Fonte: Ansa