“Permettere alla gente di uscire e lavorare con cautela mi sembra doveroso“, afferma il leader della Lega Matteo Salvini, dopo la notte trascorsa in aula al Senato per l’occupazione leghista del Parlamento contro la strategia anti-pandemia dell’esecutivo. “Se qualcuno continuerà a tenere in casa la gente e impedire di lavorare e di guadagnare, sarà un problema sociale enorme”. E aggiunge a proposito del Mes: “Quando leggo su Repubblica che l’Italia, se aderisce alla richiesta europea, avrà una sorveglianza rafforzata sono preoccupato”, aggiunge Salvini a Telelombardia, a proposito del Mes: “Al posto dei 35 miliardi del Mes da restituire con interessi e una vigilanza rafforzavate mettiamo 35 miliardi di buoni del Tesoro esentasse destinati a risparmiatori italiani. Sarei molto più tranquillo”. Invece “sento dire a Prodi, Renzi, Berlusconi, Zingaretti, “viva il Mes prendiamo il Mes“, tanto non c’è nessuna condizione,ma è esattamente quello che stiamo denunciando da settimane, occhio che i soldi del Mes non sono gratis“.
Riapertura
“Mi sembra che il governo debba capirlo che ci sono realtà differenti, se uno non ha contagi può anche fare un passo in più“, osserva Salvini a proposito dell’ordinanza della Calabria sulla riapertura di bar e ristoranti e sulla reazione del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia che ha “minacciato” di diffidare le Regioni se non saranno coerenti con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri. “Se devi ricostruire un Paese che viene da mesi disastrosi e ne avrà altri davanti, evidentemente il primo gesto normale è bloccare 8 milioni di cartelle esattoriali, altrimenti viene veramente fuori la rivoluzione”, aggiunge Salvini, parlando delle cartelle “che sono pronte ad essere inviate dall’Agenzia delle Entrate da giugno in poi: domani è il Primo Maggio, la festa del lavoro, ma quest’anno sarà ben particolare perché molti il lavoro rischiano di non vederlo più quando usciranno di casa. Qui occorre un enorme cambiamento, burocrazia zero”.
Scarcerazioni
Prosegue Salvini: “Ieri il Governo pare sia tornato indietro sulla sua strada, chiudendo le porte delle carceri ai mafiosi e agli ergastolani che stavano uscendo con la scusa del virus. Lo stop è il risultato delle pressioni dei cittadini e anche nostro come Lega. Io sono come San Tommaso, prima vedo e poi credo ma mi sembra che la pressione popolare, le denunce dei magistrati, le trasmissioni tv e le mozioni della Lega almeno su questo pare che abbiano raggiunto un risultato“.
Fratelli d’Italia
Commenta Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia:”Secondo vari commentatori la protesta di Matteo Salvini sarebbe nata più per fermare me che Conte. Da giorni, qualunque cosa faccia uno dei partiti del centrodestra, si fanno paginate esaltando divisioni e retroscena di ogni genere. Non sanno più che inventarsi per provare a dividerci. Ma non è possibile. Solleviamo le stesse critiche al governo, abbiamo proposte concrete e compatibili se non, in alcuni casi, sovrapponibili. Non capisco dove sia la divisione se ciascun partito in base alla propria sensibilità, al proprio stile e alla propria fantasia promuove proteste e iniziative. Ben venga qualsiasi iniziativa in difesa delle nostre categorie economiche. E anzi sarebbe bello organizzare una grande iniziativa, nel rispetto delle regole, tutti insieme, e sono certa che ci lavoreremo. Così come credo sia arrivato il momento di una riunione con i sindaci e i governatori della coalizione. L’Italia rischia una crisi occupazionale di dimensioni inimmaginabili, una drammatica desertificazione economica, un disastro senza precedenti. Sappiano tutti che Fratelli d’Italia, e il centrodestra, si stanno occupando unicamente di questo”.
Forza Italia
“Forza Italia non occupa le Camere, abbiamo metodi diversi dalla Lega- prende le distanze il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi-. Non capisco miei alleati sul Mes, escludo vogliano allontanare l’Italia dall’ Ue”. E puntualizza: “Noi operiamo in maniera diversa, abbiamo metodi e un linguaggio diverso da quello dei nostri alleati, del resto siamo una coalizione e non un partito unico. Anche nei confronti dell’Europa nel centrodestra abbiamo posizioni differenti. Non ho mai sentito nessuno spiegare in modo logico e con argomentazioni convincenti perché dovremmo dire di no a 37 miliardi di euro del Mes senza condizioni che contribuirebbero a aiutare la sanità e in definitiva anche a rimettere in moto settori importanti dell’economia”. E conclude Berlusconi: “L’unico motivo per dire di no potrebbe essere quello di volere allontanare l’Italia dall’Europa che può essere la volontà del Movimento 5 stelle, ma escludo che questa sia l’intenzione e il programma dei nostri alleati, per questo non capisco la loro posizione sul Mes”.