Salva casa: ecco cosa prevedono gli ultimi emendamenti

Il testo definitivo del decreto sarà discusso a Montecitorio il prossimo 17 luglio

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Uno degli ultimi emendamenti approvati dal decreto salva-casa ha sancito che, se ci sono stati abusi di natura edilizia all’interno di un condominio, si potranno comunque effettuare dei lavori di riqualificazione nelle singole unità abitative.

Gli emendamenti

Se ci sono abusi nel condominio si potrà comunque procedere con lavori di riqualificazione in un singolo appartamento e viceversa: se l’abuso è nel singolo appartamento si potrà comunque procedere ai lavori nelle parti comuni. È quanto prevede uno degli ultimi emendamenti al decreto salva-casa approvato ieri durante l’esame della commissione Ambiente della Camera.

Le modifiche

La proposta che ha ricevuto il via libera recita: “Ai fini della dimostrazione dello stato legittimo delle singole unità immobiliari non rilevano le difformità insistenti sulle parti comuni dell’edificio, di cui all’articolo 1117 del Codice civile. Ai fini della dimostrazione dello stato legittimo dell’edificio non rilevano le difformità insistenti sulle singole unità immobiliari dello stesso”. Una modifica riguarda anche i porticati: si parla infatti “di logge rientranti all’interno dell’edificio o di porticati, a eccezione dei porticati gravati, in tutto o in parte, da diritti di uso pubblico o collocati nei fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche”. Il testo dovrebbe essere esaminato in commissione durante una prossima seduta per approdare in aula a Montecitorio il prossimo 17 luglio.

Gli abusi edilizi

Altra novità riguarda i tempi per rimuovere gli abusi edilizi entro 3 mesi dall’eventuale ingiunzione del comune: il termine viene infatti portato a 8 mesi: il termine – recita l’emendamento approvato – può essere prorogato con atto motivato del comune fino ad un massimo di duecentoquaranta giorni nei casi di serie e comprovate esigenze di salute dei soggetti residenti nell’immobile all’epoca di adozione dell’ordinanza o di assoluto bisogno o di gravi situazioni di disagio socio-economico, che rendano inesigibile il rispetto di tale termine”.

Fonte: Ansa