La guerra in Ucraina giunge al 387esimo giorno. Il presidente cinese Xi Jinping sarà impegnato in un viaggio in Russia dal 20 al 22 marzo.
Bombe russe sul Donetsk, almeno un morto e 7 feriti
Le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka e Toretsk nell’oblast di Donetsk uccidendo una persona e ferendone altre sette, ha riferito l’Ufficio del procuratore generale ucraino citato dai media locali. Sono stati colpiti i villaggi di Pivnichne e Pivdenne a Toretsk: una donna di 50 anni è stata uccisa e un uomo di 40 anni è rimasto ferito.
A Kostyantynivka sei civili, tra cui un cittadino polacco, sono rimasti feriti. Frammenti di proiettili russi hanno danneggiato oltre 30 case, condotte del gas, automobili e fabbricati agricoli.
La Polonia fornirà jet militari all’Ucraina
La Polonia intanto rompe gli indugi degli alleati e diventa il primo Paese della Nato a fornire jet militari all’Ucraina, mentre Usa e Russia continuano a litigare per l’incidente del drone Usa nel Mar Nero e Kiev tiene colloqui per la pace sia con Washington che con Pechino. Si tratta solo di 4 vecchi Mig-29 di progettazione sovietica ma è una mossa altamente simbolica, che arriva all’indomani dell’annuncio alla riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina dell’impegno di nove Paesi a trasferire oltre 150 carri armati Leopard a Kiev.
“Non c’è più tempo da perdere. Stiamo mettendo insieme le armi e i mezzi militari che consentiranno agli ucraini di riconquistare il territorio perduto”, ha promesso mercoledì il capo del Pentagono Lloyd Austin, lasciando intendere un’imminente controffensiva che potrebbe dare la spallata decisiva ad una Russia “sempre più isolata, con le scorte di munizioni in esaurimento” e “con truppe deluse dalla leadership militare”. Un’operazione che potrebbe scattare tra fine aprile e maggio, il tempo di far arrivare in Ucraina centinaia di carri armati e veicoli blindati, compresi otto mezzi in grado di gettare i ponti per conquistare il fiume Dnipro, dove si è attestata la linea di trincea nel Sud Est del Paese.
L’annuncio dei Mig è stato dato dal presidente polacco Andrzej Duda in una conferenza stampa a Varsavia col presidente ceco Petr Pavel. “Abbiamo una dozzina di Mig ricevuti negli anni ’90 dalla Repubblica Democratica Tedesca, sono alla fine della loro vita operativa ma ancora funzionanti”, ha spiegato, promettendo la consegna di quattro jet nei prossimi giorni. Varsavia li sostituirà con gli F-35 Usa e con gli Fa-50 sudcoreani.
“Una decisione sovrana che rispettiamo”, ha commentato il portavoce del consiglio nazionale americano John Kirby, ma che “non cambierà la posizione degli Usa sulla fornitura di F-16 a Kiev: la questione per ora non è sul tavolo”.
Kirby ha quindi affrontato il dossier dell’incidente tra un jet russo e un drone spia americano sul Mar Nero, dopo la declassificazione e la diffusione del video Usa con le immagini della collisione, negata da Mosca. “Il video dimostra al mondo la nostra versione con prove chiare e convincenti” e “rivela le menzogne della Russia”, ha osservato, ribadendo che gli Usa continueranno le loro operazioni di sorveglianza nello spazio aereo e nelle acque internazionali per la sicurezza del Mar Nero e dell’Ucraina. Ma la Casa Bianca ritiene che l’escalation con la Russia “non sia inevitabile”, sottolineando che i canali di comunicazione con Mosca “rimangono aperti” e che gli Stati Uniti “non cercano” un conflitto con il Cremlino. I russi intanto hanno rafforzato la loro presenza navale nel Mar Nero e hanno raggiunto il luogo in cui è caduto il drone, benché non sia chiaro se saranno in grado di recuperarlo a oltre 1.000 metri di profondità. In ogni caso gli americani hanno fatto sapere di aver rimosso ogni informazione di intelligence di valore.
Fonte: Ansa