“Ci fa piacere che il governo abbia intrapreso una misura di sostegno delle imprese agricole tagliando dell’Irpef agricola per due anni. Così facendo, il Governo fa fronte anche a tutti quegli aumenti dei prezzi che hanno avuto i produttori agricoli negli ultimi anni e, particolarmente, nel 2023″.
Così il dottor Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl, a Interris.it in merito al via libera all’emendamento del governo sul taglio dell’Irpef agricola per due anni, con cui si esentano i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro e si riduce del 50% l’importo da pagare per quelli tra i 10.000 e i 15.000 euro.
“Bene che il governo abbia intrapreso questa misura di sostegno. Come Fai-Cirl, pensiamo che sia anche necessario rafforzare sempre più le filiere (e dunque le produzioni agricole). Con la giusta remunerazione delle imprese agricole si salvaguardano le retribuzioni di tutti coloro che lavorano nel comparto. Lavoratori che purtroppo pagano sulla propria pelle gli scarsi guadagni che hanno a volte le imprese. Speriamo quindi – conclude Rota – che questa misura non solo vada ad aiutare le imprese agricole ma vada anche a rafforzare il reddito dei lavoratori”