Roma. Tragedia in un cantiere in zona Vigna Murata

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Tragedia in zona Vigna Murata, due operai italiani, rispettivamente di 53 e 29 anni, sono morti dopo essere precipitati da oltre 20 metri di altezza sul luogo di lavoro in piazza Ludovico Cerca. Si tratta di una maxi-opera da 14milioni di euro tra la Cecchignola e l’Eur per la “riconversione a uso residenziale e commerciale” di un imponente edificio avviata nel 2019 e il cui termine è fissato nel 2022.

È stato necessario l’intervento dei vigili del Fuoco per recuperare il corpo dei due operai. Mentre una squadra del Nucleo Speleo-alpino-fluviale ha messo in sicurezza la trave rimasta sospesa a venti metri d’altezza.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarli senza successo. È ancora da chiarire la dinamica dell’incidente. Entrambe le salme sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’indagine

La Procura di Roma ha avviato l’indagine per omicidio colposo.
Il Pm Francesco Minisci, titolare del procedimento, ha svolto un sopralluogo sul luogo della tragedia. Da una prima ricostruzione, sembra che stessero tagliando delle imponenti travi di cemento all’ottavo piano dell’edificio, quando, per motivi in via di accertamento, sarebbero caduti. Obiettivo dell’indagine è verificare se all’interno del cantiere erano rispettate le norme di sicurezza.

I sindacati

Secondo i delegati sindacali, non sarebbero state rispettate tutte le misure necessarie previste nel cantiere: “I due operai non erano agganciati all’impalcatura – spiega Gianni Lombardo, Ugl – altrimenti si sarebbero salvati. Stiamo cercando di capire se c’era, all’interno della zona di lavoro, un responsabile incaricato di supervisionare il rispetto delle norme”.

“Agghiacciante la morte di due operai. È una interminabile scia di sangue e di vite stroncate nei luoghi di lavoro. Dove sono i controlli sulla sicurezza? La Cisl farà sentire la sua voce insieme agli altri sindacati: dobbiamo fermare questa strage quotidiana”. Così ha scritto su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Siamo sconvolti e affranti per questa nuova tragedia in un cantiere”, afferma Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl, commentando l’incidente.

“Le due vittime di oggi a Roma non fanno che allungare la scia di sangue in edilizia: dopo la fine del lockdown, con la ripresa dell’attività, stiamo riscontrando un fortissimo aumento degli incidenti nei cantieri, spesso mortali. La smania del profitto e la fretta di completare le opere non possono mettere in discussione la sicurezza e la dignità dei lavoratori”, osserva Turri che attacca: “Noi torniamo a ripetere che senza risorse per gli Ispettorati del Lavoro, senza il riconoscimento del ruolo della bilateralità, e soprattutto senza l’introduzione di strumenti come la Patente a Punti, prevista dal Testo Unico sulla Sicurezza ma non ancora entrata in vigore, continueremo a piangere il sacrificio di lavoratori edili”.

Conclude poi il sindacalista: “Ci stringiamo attorno ai familiari delle due vittime, appellandoci con forza alle istituzioni e alle imprese per affrontare insieme questa battaglia di civiltà, di giustizia sociale”.

Le parole del Ministro del Lavoro

Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo è intervenuta dicendo: “Sono vicina alle famiglie dei due operai e voglio ribadire un aspetto per me centrale nell’azione del mio Ministero e, più in generale, del governo: mai come ora, è necessario uno sforzo unitario per rafforzare il sistema di prevenzione di infortuni e morti sul lavoro. Aprirò il tavolo odierno partendo proprio da qui”.

Giulia Ficarola: